“Napoli rione Sanità: una porta verso il futuro”

L’Arcidiocesi di Napoli e la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti ed Paesaggio per il Comune di Napoli firmano l’accordo attuativo per la realizzazione degli interventi finanziati, dal Mibac, a valere sui Fondi rinvenienti dalla programmazione 2007-13 Annualità 2017 (Decreto MiBACT n. 429 del 29/09/2017) per un importo di 4 milioni di euro. L’obiettivo è migliorare e facilitare i collegamenti tra i “grandi attrattori” – Museo di Capodimonte ed il Museo Archeologico – oltre ad abbattere totalmente le barriere architettoniche, intra ed extra area archeologica, a vantaggio della mobilità per i disabili motori, diventando un sito completamente accessibile alle persone con disabilità.
Il progetto, “Napoli rione Sanità: una porta verso il futuro”, si propone di risolvere le diverse problematiche di accesso e valorizzazione del sito catacombale. In primo luogo l’attuale accesso, posto in alto, è filologicamente errato in quanto porta i visitatori a capovolgere l’approccio storico alla visita. In origine la parte più antica, in contiguità con la Basilica di San Gennaro dei poveri, era ubicata nella parte bassa, quella che oggi conduce al rione Sanità. In tal senso il progetto prevede:

la messa in sicurezza di parte del costone tufaceo che sovrasta il complesso monumentale delle Catacombe di San Gennaro; l’adeguamento dei percorsi per persone disabili all’interno e all’esterno dell’intera area archeologica; la realizzazione di un percorso attrezzato sul piazzale adiacente la Basilica del Buon Consiglio a Capodimonte, quale ingresso al percorso museale; il recupero di una grande cava e dell’adiacente giardino sottostante il suddetto piazzale pensati come spazi polifunzionali (spazi per la lettura, per l’incontro, per la biglietteria, il book-shop, la caffetteria, per accogliere mostre, ecc);un collegamento verticale (con nuovi ascensori) tra la chiesa dei Buon Consiglio a Capodimonte e le aree sottostanti aperto anche all’ utenza del quartiere. 

La fattibilità tecnica si avvale di consolidate collaborazioni con i dipartimenti di architettura e ingegneria geotecnica della “Scuola Politecnica e delle scienze di base dell’Università Federico II di Napoli”, e il Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli (DIARC), che ha già operato nell’area oggetto d’intervento con un accordo di collaborazione scientifica e di ricerca con la “Fondazione di Comunità san Gennaro.
L’aspetto gestionale, di quanto proposto, verrà dalle cooperative facenti capo alla Fondazione di Comunità San Gennaro Onlus, le stesse che oggi gestiscono con successo e con forti ricadute occupazionali, le Catacombe di Napoli e le annesse basiliche.
Recuperando questa parte di città fortemente degradata, si offre la possibilità di creare un ulteriore luogo di attrazione che può mirare a diventare un potenziale luogo di promozione culturale, per conferenze, esposizioni artistiche oltre che per le attività delle associazioni culturali promosse dalla Fondazione San Gennaro L’ accordo sarà sottoscritto dall’Arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe e il Soprintendente arch. Luciano Garella.
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