Biografia del Cardinale Crescenzio Sepe

Nascita e servizio presso la Santa Sede (1943-2006)

Il Cardinale Crescenzio Sepe è nato a Carinaro (Ce) il 2 giugno 1943. Dopo gli studi medi e ginnasiali compiuti al Seminario di Aversa, ha frequentato i corsi di filosofia presso il Pontificio Seminario Regionale di Salerno e quelli di teologia presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore. È stato ordinato sacerdote il 12 marzo 1967 e incardinato nella diocesi di Aversa. Ha conseguito la laurea in teologia e la licenza in diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense e la laurea in filosofia presso l’Università «La Sapienza» di Roma.

Assistente di teologia sacramentaria presso la Pontificia Università Lateranense e, successivamente, Incaricato di teologia dogmatica presso la Pontifica Università Urbaniana, è autore di alcune pubblicazioni a carattere teologico e pastorale. Tra queste: «La dimensione trinitaria del carattere sacramentale», edito dalla Pontificia Università Lateranense; «Persona e storia. Per una teologia della persona», pubblicato dalle Edizioni Paoline e le più recenti «Rapporto sulla missione» EDB e «Dio disse: Facciamo l’uomo» ed. Ecclesiae Domus.

Terminati i corsi presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica, nel 1972 è entrato nel Servizio diplomatico della Santa Sede ed è stato destinato alla Rappresentanza Pontificia in Brasile. Qui, sotto la guida dei Nunzi Apostolici Mozzoni e Rocco, ha lavorato non solo al servizio della Chiesa, ma anche al servizio degli ultimi. Dal 1972 al 1975 in Brasile; poi in Segreteria di Stato – chiamato dal Sostituto, Arcivescovo Giovanni Benelli – dove ha lavorato prima nella sezione internazionale, seguendo in particolare gli Organismi internazionali, come l’Unesco con sede a Parigi e, poi, nell’Ufficio «Informazione e Documentazione». È stato nominato Assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato nel 1987. Il 19 novembre 1988 ha ricevuto il titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana di iniziativa del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Il 2 aprile 1992 è stato nominato Arcivescovo titolare di Grado e Segretario della Congregazione per il Clero. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale da Giovanni Paolo II il 26 aprile 1992. Ha promosso, tra l’altro, gli Incontri Internazionali dei presbiteri di tutto il mondo in preparazione al Grande Giubileo del 2000 a Fátima e a Yamossoukro.

In qualità di Segretario della Congregazione per il Clero, ha organizzato e promosso tutte le celebrazioni per i trent’anni della «Presbyterorum Ordinis» e per il cinquantesimo di sacerdozio di Giovanni Paolo II. Il 3 novembre 1997 è stato nominato Segretario Generale del Comitato e del Consiglio di Presidenza del Grande Giubileo dell’Anno 2000. Ha dunque seguito in prima persona l’itinerario di preparazione all’Anno Santo e poi l’organizzazione di questo grande Evento. È stato anche Presidente della Peregrinatio ad Petri Sedem dal novembre 1997 al luglio 2001. Il 9 aprile 2001 è stato nominato Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. Da Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001, Diacono di Dio Padre misericordioso.

Nomina ad Arcivescovo di Napoli e servizio presso l’Arcidiocesi partenopea (2006 ad oggi)
Il 20 maggio 2006 papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo di Napoli: diventa il 122° Pastore dell’arcidiocesi.
Il 1º luglio 2006 prende effettivo possesso con una solenne celebrazione in Duomo, preceduta dalla visita al disagiato quartiere di Scampia. Questo sarà un gesto simbolico che anticipa le tante iniziative di carità di cui si renderà protagonista. il 14 dicembre 2006 diventa Balì Cavaliere di Gran Croce di Giustizia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (Casa di Borbone-Due Sicilie). Viene insignito anche del titolo di Balì di Gran Croce di onore e devozione  del Sovrano Ordine Militare di Malta.
Nel 2007 ridefinisce l’organizzazione territoriale dell’arcidiocesi, nominando 9 nuovi vicari e creando 13 nuovi “decanati”.
Il 21 ottobre 2007 accoglie Benedetto XVI in visita pastorale all’arcidiocesi.
Il 25 gennaio 2008, durante il periodo dell’emergenza rifiuti di Napoli, dispone la traslazione e l’esposizione straordinaria delle reliquie di San Gennaro, parlando di momento grave per la città, sprofondata, a suo dire, «in una delle notti più buie della sua storia».
Nel mese di ottobre 2008 si reca in Russia per incontrare il patriarca ortodosso Alessio II; durante l’incontro consegna alla massima autorità ortodossa russa una reliquia di San Gennaro e una lettera autografa di Benedetto XVI.
Il 10 aprile 2010 riceve a Battipaglia il premio internazionale Testimoni di Santità dall’associazione Tu es Petrus, fondata dal giornalista Gianluca Barile.
Il 9 gennaio 2015 rende noto in conferenza stampa della prossima visita pastorale di papa Francesco a Napoli fissata per domenica 21 marzo 2015. Questi, giunto in città, ha celebrato la messa in Piazza Plebiscito e nel corso della giornata ha visitato, tra i vari luoghi, il carcere di Poggioreale, fermandosi a pranzo con i detenuti, il Duomo, dove per la prima volta il sangue di San Gennaro si è liquefatto dinanzi ad un pontefice (in 3 altre precedenti occasioni, nel 1848 con Pio IX, nel 1990 con Giovanni Paolo II e nel 2007 con Benedetto XVI, la liquefazione non si era verificata) ed il lungomare Caracciolo, dove ha incontrato una rappresentanza delle famiglie napoletane.

Il 29 dicembre 2016 ha aperto agli immigrati, agli indigenti e ai senza fissa dimora le porte del duomo di Napoli, dove hanno pranzato in occasione del Capodanno.

Nel settembre 2017 ha fatto visita alla città di Ischia, colpita da un terremoto, insieme all’ordinario locale, Pietro Lagnese.

Al compimento del 75º anno di età presenta le sue dimissioni dalla carica di arcivescovo come previsto dalle norme di diritto canonico; papa Francesco decide di confermarlo in carica “almeno per altri due anni”.

Dopo aver guidato la Chiesa di Napoli nella delicata emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, il 12 dicembre 2020 ha annunciato il suo successore, S. Ecc.za Mons. Domenico Battaglia, che gli è subentrato alla guida dell’Arcidiocesi il 2 febbraio 2021.

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