Armi nelle Chiese

Dichiarazione del Cardinale Sepe

Incredulità, indignazione e dolore per vedere profanate nostre Chiese con l’occultamento di armi ed altro da parte di malviventi. La protervia e la barbarie, espresse  in vari modi fino all’uccisione di innocenti da parte dei delinquenti, non appartengono  alla nostra civiltà e contro di esse lotteremo con tutte le nostre forze.
Le Chiese non sono musei custoditi. Abbiamo cercato di tenerle aperte o di riaprirle per rivitalizzare il territorio e consentire a fedeli e turisti di frequentarle e ammirarle . Ma ci rendiamo conto che c’è chi , con la morte delle persone, vuole anche la morte della città. A fronte di  questo comportamento non ci arrenderemo e invitiamo ancora una volta i malfattori a deporre le armi ed a pentirsi prendendo coscienza del male che fanno alla comunità , a se stessi ed alla dignità della loro famiglia e dei figli. Le istituzioni preposte e le forze dell’ordine stanno facendo tantissimo per debellare questo tumore della nostra società e siamo sicuri che il loro impegno, il loro coraggio e la loro abnegazione prevarranno sulla malavita.
Il mio appello va ai parroci ed ai rettori impegnati sul territorio unitamente al mio incoraggiamento e al mio sostegno.  Napoli 19 ottobre 2012

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