Assunzione Beata Vergine Maria
Messa del giorno – 15 agosto 2015
Un segno grandioso appare nel cielo: una donna ammantata di sole,
con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle
( Ant. Ingr.).
Cari fratelli e sorelle,
lAssunzione di Maria è davvero per noi cristiani un segno grandioso: è una sicura speranza di pace vera e di gioia eterna. Tutti noi, creature umane, pur provenienti da tante Nazioni, siamo chiamati ad entrare in quel cielo, dove si trova ora Maria, assieme a suo Figlio, al Padre e allo Spirito Santo. Maria ci insegna la via perché è Madre nostra ed è modello, immagine e tipo della Chiesa, di cui siamo membra vive.
In realtà, avviene in noi quello che è avvenuto nellepisodio della Visitazione di Maria ad Elisabetta, come abbiamo ascoltato nel brano del Vangelo appena letto.
Lincontro di Maria e la cugina Elisabetta segna anche il primo incontro tra Gesù e Giovanni, dando concretezza a quel progetto di salvezza iniziato al momento dellIncarnazione nel seno della Vergine di Nazareth. A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? esclama entusiasta Elisabetta. Maria risponde che Dio, ricordandosi della sua misericordia, ha guardato lumiltà della sua serva e l ha scelta perché sia strumento per rovesciare i potenti dai troni, innalzare gli umili e ricolmare di beni gli affamati. E la riabilitazione di quei poveri ( gli anawim) di Israele a cui appartiene anche Maria, ai quali Gesù riserva le sue Beatitudini. Il Magnificat è il cantico dei poveri di IHWH.
A questa categoria apparteniamo anche tutti noi che, come mendicanti, abbiamo bisogno di essere dissetati e di mangiare il pane della vita. Ne hanno bisogno, in particolare, anche tanti migranti, disoccupati, anziani, ammalati, carcerati, giovani in cerca di speranza e di giustizia.
A questi nostri fratelli apriamo le nostre braccia e i nostri cuori per dare testimonianza dellamore di Cristo e della fede che è in noi, preoccupandoci non di chi pensa in maniera diversa da noi ma della fame di pane e di giustizia, nonché dagli aneliti di libertà e di futuro di quanti approdano alle nostre coste e bussano alle nostre porte in nome dellappartenenza alla stessa famiglia umana.
Con gli stessi sentimenti di cordialità e di fraternità accogliamo voi, amici turisti, che avete scelto di seguire questa Celebrazione Eucaristica definita, come negli anni scorsi, internazionale perché dedicata a quanti di voi vengono dai più disparati Paesi per trascorrere qualche giornata di vacanza e di riposo nella nostra meravigliosa Napoli, che è da considerare Città Mondo per la sua storia, scritta anche da quanti, provenienti da altre Nazioni, hanno imparato a conoscerla, ad amarla e a viverla, ma soprattutto per la sua capacità di accogliere generosamente e senza riserve coloro che da sempre e continuamente hanno cercato qui ristoro, riparo, ospitalità.
A voi rivolgo il più cordiale benvenuto della Chiesa di Napoli, con laugurio di un felice e sereno soggiorno.
Maria, come Arca dellAlleanza, si mette in cammino e, conoscendo la nostra fame e sete di Gesù , viene a trovarci qui a Napoli, o a Roma, o in Africa, o in Asia, o in America, come fece quando andò dalla cugina Elisabetta che abitava nella cittadina di Ain- Karim.
Viene a trovarci e resta con noi per aiutarci nel nostro pellegrinaggio che, alla fine, ci farà vivere per sempre in quel cielo dove Lei è stata Assunta e che diventerà , anche per noi, la dimora felice e definitiva.
Dio ci benedica e
A Maronna Caccumpagna !
Messa del giorno – 15 agosto 2015
Un segno grandioso appare nel cielo: una donna ammantata di sole,
con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle
( Ant. Ingr.).
Cari fratelli e sorelle,
lAssunzione di Maria è davvero per noi cristiani un segno grandioso: è una sicura speranza di pace vera e di gioia eterna. Tutti noi, creature umane, pur provenienti da tante Nazioni, siamo chiamati ad entrare in quel cielo, dove si trova ora Maria, assieme a suo Figlio, al Padre e allo Spirito Santo. Maria ci insegna la via perché è Madre nostra ed è modello, immagine e tipo della Chiesa, di cui siamo membra vive.
In realtà, avviene in noi quello che è avvenuto nellepisodio della Visitazione di Maria ad Elisabetta, come abbiamo ascoltato nel brano del Vangelo appena letto.
Lincontro di Maria e la cugina Elisabetta segna anche il primo incontro tra Gesù e Giovanni, dando concretezza a quel progetto di salvezza iniziato al momento dellIncarnazione nel seno della Vergine di Nazareth. A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? esclama entusiasta Elisabetta. Maria risponde che Dio, ricordandosi della sua misericordia, ha guardato lumiltà della sua serva e l ha scelta perché sia strumento per rovesciare i potenti dai troni, innalzare gli umili e ricolmare di beni gli affamati. E la riabilitazione di quei poveri ( gli anawim) di Israele a cui appartiene anche Maria, ai quali Gesù riserva le sue Beatitudini. Il Magnificat è il cantico dei poveri di IHWH.
A questa categoria apparteniamo anche tutti noi che, come mendicanti, abbiamo bisogno di essere dissetati e di mangiare il pane della vita. Ne hanno bisogno, in particolare, anche tanti migranti, disoccupati, anziani, ammalati, carcerati, giovani in cerca di speranza e di giustizia.
A questi nostri fratelli apriamo le nostre braccia e i nostri cuori per dare testimonianza dellamore di Cristo e della fede che è in noi, preoccupandoci non di chi pensa in maniera diversa da noi ma della fame di pane e di giustizia, nonché dagli aneliti di libertà e di futuro di quanti approdano alle nostre coste e bussano alle nostre porte in nome dellappartenenza alla stessa famiglia umana.
Con gli stessi sentimenti di cordialità e di fraternità accogliamo voi, amici turisti, che avete scelto di seguire questa Celebrazione Eucaristica definita, come negli anni scorsi, internazionale perché dedicata a quanti di voi vengono dai più disparati Paesi per trascorrere qualche giornata di vacanza e di riposo nella nostra meravigliosa Napoli, che è da considerare Città Mondo per la sua storia, scritta anche da quanti, provenienti da altre Nazioni, hanno imparato a conoscerla, ad amarla e a viverla, ma soprattutto per la sua capacità di accogliere generosamente e senza riserve coloro che da sempre e continuamente hanno cercato qui ristoro, riparo, ospitalità.
A voi rivolgo il più cordiale benvenuto della Chiesa di Napoli, con laugurio di un felice e sereno soggiorno.
Maria, come Arca dellAlleanza, si mette in cammino e, conoscendo la nostra fame e sete di Gesù , viene a trovarci qui a Napoli, o a Roma, o in Africa, o in Asia, o in America, come fece quando andò dalla cugina Elisabetta che abitava nella cittadina di Ain- Karim.
Viene a trovarci e resta con noi per aiutarci nel nostro pellegrinaggio che, alla fine, ci farà vivere per sempre in quel cielo dove Lei è stata Assunta e che diventerà , anche per noi, la dimora felice e definitiva.
Dio ci benedica e
A Maronna Caccumpagna !