Basta! Lo diciamo con forza ai camorristi

Basta! Lo diciamo con forza ai camorristi e a tutti quelli che con essi sono tolleranti o conniventi. Il nostro è un grido di dolore per l’offesa ripetuta e continua che si fa alla nostra bella e amata Napoli, per i danni enormi che ad essa si arrecano, per la vergogna che i malavitosi provocano alla loro stessa famiglia e ai loro figli, per la violenza indiretta alla speranza e al futuro dei nostri giovani.
La Chiesa di Napoli da sempre e ripetutamente grida la sua ferma opposizione alla criminalità organizzata e alla violenza camorristica, per difendere le tantissime persone oneste contro l’impudenza, l’arroganza, la protervia, la cattiveria e la prepotenza di chi è pronto ad uccidere il suo simile per dimostrare nulla, se non la forza delle armi, la legge del più forte, la bramosia di danaro ottenuto senza il sudore della fronte.
Basta! Perché vogliamo difendere la vita, i valori fondamentali della persona umana, la legalità e la sicurezza di tutti; perché amiamo Napoli.
Per questo don Mario Ziello, parroco della Chiesa Santa Maria del Carmine alla Concordia,  ha detto basta e lo ha fatto con lealtà e con il coraggio della testimonianza cristiana e civica, per denunciare un ennesimo sopruso, un ulteriore affronto all’intera Città e alla Chiesa, un tentativo di violenza, un modo di estorcere denaro, quel denaro uscito dalle tasche delle persone semplici e magari povere dei vicoli, di quei quartieri dove pensano di farla da padrone e avere quel rispetto di cui non hanno alcun diritto.
La Chiesa di Napoli e il suo Vescovo si stringono intorno a don Mario Ziello, per condividerne la scelta e il coraggio, per continuare a lottare, con lui, contro il malaffare, la prepotenza, la violenza, la barbarie di quanti non meritano di dirsi napoletani, anzi agiscono contro Napoli.
La Chiesa di Napoli e il suo Vescovo sono vicini ai sacerdoti e ai laici, operatori di giustizia e di pace, che silenziosamente ogni giorno lottano al fianco delle vittime di ogni sopruso e diventano voce di chi non ha voce.
Napoli, 30 Novembre 2009
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