Benedetto XVI incoraggia la presenza della Chiesa in Rete. «Carissimi – ha detto il Pontefice salutando dopo l’Angelus i partecipanti all’Assemblea Plenaria della Commissione Episcopale Europea per i Media, i cui lavori si sono svolti in questi giorni in Vaticano – vi siete confrontati sulla cultura di Internet e la comunicazione nella Chiesa. Vi ringrazio per il vostro qualificato contributo su questa tematica di grande attualità».
RISORSA E NON MINACCIA – I vescovi europei responsabili del settore dei media e i loro assistenti, in tutto circa 120 persone, hanno dedicato per la volta una tre giorni incentrata proprio su web e social network con l’aiuto di ogni tipo di consulenti, tra i quali anche un giovanissimo hacker svizzero e un responsabile dell’Interpol. E per la prima volta hanno concentrato la loro attenzione più che ai «pericoli» e alle «minacce» della Rete, alle sue opportunità, dando per scontato che cose come Facebook e MySpace rappresentano ormai non una alternativa alla società vera, ma uno dei suoi molteplici aspetti. Un cambio radicale di prospettiva che fa dire al presidente della Commissione episcopale europea per i media (CEEM) Jean-Michel di Falco Leandri in risposta a una domanda sulle insidie della rete che «la censura è roba da Medioevo», e che occorre piuttosto capire e aiutare la gente a capire a sua volta come tenersi alla larga dagli aspetti più deleteri della rete«, esattamente come fa la Chiesa nella società.
(Corriere della Sera)