“CAMMINIAMO INSIEME. CRESCIAMO INSIEME. OSIAMO INSIEME”

Messaggio di Don Mimmo Battaglia ai pellegrini dopo il Giubileo Diocesano

“Carissimi Pellegrini,

sento il bisogno di prendere carta e penna e scrivere a ciascuno di voi, mentre porto nel cuore i vostri volti, i vostri sorrisi, la vostra gioia. La pioggia che abbiamo sfidato lo scorso sabato sembrava volerci dire che la fede non è questione di nuvole o sereno, ma di passi condivisi, di cuori che battono all’unisono, di mani che si stringono anche se bagnate.

Perché, anche quando il clima metereologico è incerto e arduo, quello delle relazioni può essere sereno e caloroso, trasformando tutto in bene e bellezza. Anche il disagio e la fatica.

Desidero ringraziarvi per il vostro esserci stati, con il vostro entusiasmo, con la vostra voglia di essere Chiesa, con la gioia e la fraternità che contraddistingue il nostro popolo partenopeo.

Grazie! Di cuore. Grazie a chi ha sognato e organizzato questo pellegrinaggio, a chi lo ha reso possibile con il suo servizio silenzioso e prezioso, in particolare, il folto gruppo di giovani volontari, punti di riferimento lungo il percorso. Ai miei fratelli Vescovi ausiliari, ai Parroci, ai Presbiteri, ai Diaconi, ai Religiosi e alle Religiose, agli Educatori e ai Catechisti, ai Seminaristi, alle Associazioni e ai Movimenti, alle famiglie, ai giovani, ai bambini, a tutti voi che avete reso questo momento un frammento di cielo sulla terra.

Grazie anche all’Ufficio per il Giubileo, all’Ufficio Liturgico e al Coro, che hanno dato voce e note alla nostra preghiera, facendo risuonare tra le pietre antiche di Piazza San Pietro parole di speranza e canti di lode.

Varcando insieme la Porta Santa, stretti nella vicinanza a Papa Francesco – che oggi torniamo a guardare con gioia nella sua casa – abbiamo vissuto qualcosa di grande. Non solo un viaggio, non solo una celebrazione, ma un segno concreto del nostro camminare insieme. Perché la Chiesa è questo: una famiglia in cammino. Con i piedi nel fango a volte, ma sempre con lo sguardo fisso sulla meta che è la Pasqua.

E, allora, continuiamo così. Nella gioia dello Spirito del Risorto. Senza paura della pioggia, senza timore della fatica. Con la certezza che ogni passo, se fatto insieme, diventa già un pezzo di Regno. Che sia questo il mandato, il segno visibile, del nostro pellegrinaggio: continuare a percorrere passi verso i nostri fratelli e le nostre sorelle, sostare davanti alla porta santa della vita di chi ci è accanto e lasciare che l’altro/a possa sostare davanti alla nostra porta santa; la porta della nostra povertà, della nostra fragilità, la porta della nostra umanità per tessere trame di fraternità, per vivere la comunione, per gettare nei solchi di questa nostra terra semi di vita bella buona e vera, per essere costruttori di pace e di giustizia, moltiplicatori di amore e di bellezza.

Camminiamo insieme. Cresciamo insieme. Osiamo insieme. Alla sequela di Cristo. Sul passo degli ultimi. Nel nome del Vangelo.

Ad ognuno/a e ciascuno/o il mio grazie e il mio abbraccio.

Il Signore ci custodisca tutti e continui a benedire i nostri sogni, i nostri passi, le nostre vite, questa nostra Chiesa.”

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