Ci confermerà nella fede!

Ai fedeli e agli uomini e alle donne di buona volontà della diocesi di Napoli: pace e grazia dal Signore datore di ogni bene.
Il giorno della solennità di San Gennaro, nostro Patrono, ho avuto la gioia di annunciare che, sabato 21 marzo 2015, Papa Francesco visiterà la nostra santa Chiesa.
L’abbraccio e la presenza del Santo Padre in mezzo a noi sarà segno di amore e di attenzione verso tutti, in particolare per quanti spendono le proprie energie per il bene della nostra gente.
Papa Francesco, come buon samaritano, incontrerà le periferie esistenziali, i poveri, gli ammalati e i carcerati, per cogliere le sofferenze e le speranze che attraversano le nostre Città.
Farà sua la fame di lavoro gridata dai disoccupati, raccoglierà le istanze di rinnovamento e di crescita umana e sociale del mondo della cultura e gioirà con i nostri giovani in attesa di una nuova primavera.
Toccherà con mano le contraddizioni presenti nella nostra realtà, dove convivono miseria e benessere, arretratezza e sviluppo, egoismo e generosità, fede viva e varie forme di indifferenza religiosa.
Il Papa verrà a difendere le ragioni dei poveri, denunciando, con coraggio, le responsabilità di tutti coloro che sono causa di situazioni di sofferenza e di ingiustizia a danno dei propri fratelli.
Incontrerà anche i sacerdoti, i diaconi, le religiose, i seminaristi e gli operatori pastorali che, ogni giorno, spendono la loro vita nel servizio dell’evangelizzazione e nelle innumerevoli espressioni della carità! La parola del Papa conforterà la nostra azione, sosterrà le nostre iniziative, accompagnerà e incoraggerà le nostre scelte pastorali.
Egli, che “presiede alla carità”, ci confermerà nella fede! La visita di Papa Francesco impegna tutti noi ad un’azione pastorale e spirituale capace di produrre frutti abbondanti, come solco tracciato dallo Spirito Santo che guida e sostiene sempre la Chiesa.
Questo incontro non riguarderà soltanto la Comunità ecclesiale, ma anche la Comunità civile, dove tante persone di buona volontà sono impegnate quotidianamente per costruire una società sempre più giusta e solidale.
In questo tempo di Avvento, che inaugura il nuovo anno liturgico – vita della Chiesa – la Comunità napoletana inizierà il suo cammino di preparazione per accogliere il Successore di Pietro.
L’Avvento, infatti, è stagione di attesa, di speranza e di intensa gioia. Il Signore viene a salvare l’uomo: Lui stesso si fa uomo nel grembo della Vergine Maria.
Il Signore Gesù che viene «ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1, 14), renderà docile il nostro cuore per l’ascolto della Parola di Dio, e a gesti concreti di carità.
Nella notte di Natale, come i pastori, andremo a contemplare «il Bambino nato per noi», in quella povera capanna di Betlemme, la casa del pane.
Il segno del Bambino «avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’albergo» (Lc 2, 7), ci aiuterà a diventare pane per i fratelli, in una tensione crescente di solidarietà e di accoglienza.
Nella recente Lettera Pastorale ho scritto che: «se vogliamo dar da mangiare a chi è affamato, dobbiamo ascoltare Gesù che ci invita a confidare che i nostri pochi pani e pesci, le nostre scarse risorse possono mettere in moto un miracoloso processo di condivisione» (Lettera pastorale “Dar da mangiare agli affamati”, pag. 19).
Questo grande dono che il Signore fa con la sua venuta, incoraggia la nostra Comunità ecclesiale e civile ad un impegno più deciso e responsabile.
Nell’augurare a tutti un gioioso Natale e un fecondo anno nuovo, invoco sul vostro impegno, sulle vostre attese e sulle vostre famiglie la benedizione del Signore.’A Madonna v’accumpagne.Cardinale Crescenzio Sepe
*Arcivescovo Metropolita di Napoli

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