Don Enzo Cozzolino, Direttore della Caritas Diocesana di Napoli, è stato sui luoghi terremotati nei giorni immediatamente successivi al sisma, verificando di persona la gravità della devastazione e la tragedia umana che ha colpito la popolazione locale.
Al tempo stesso, si mantiene in costante contatto con i Direttori delle Caritas Diocesane di Rieti ed Ascoli Piceno, ovvero due tra le Diocesi maggiormente colpite.
Anche grazie allattivismo di Caritas Italiana (che ha due operatori nelle zone terremotate) è doveroso ribadire limpegno della rete Caritas. Sono state specificate alcune modalità di intervento:
anzitutto non sono previste, né necessarie, raccolte di viveri, vestiario, suppellettili o altri beni materiali; in secondo luogo, relativamente alla disponibilità manifestata da numerosi volontari (singoli o organizzati) di recarsi nei territori colpiti, si è ribadito che al momento non è possibile, sia perché le vie di comunicazione sono ancora precarie, sia perché a livello organizzativo appesantirebbero il lavoro delle Chiese locali e di quanti sul territorio sono allopera. Dette disponibilità sono comunque preziose per il lavoro di accompagnamento che verrà programmato per i tempi medio – lunghi; per quanto riguarda i gemellaggi (importante segno di partecipazione e comunione, nonché metodo di lavoro affinato dalla rete Caritas dal terremoto del Friuli in poi), si è specificato che si valuterà come attivarli, perché ogni catastrofe ha specifiche peculiarità. In questo caso occorre tener conto sia della conformazione dei territori, sia della frammentazione delle comunità, sia della presenza, nei luoghi colpiti, di cittadini non residenti che tornavano nei luoghi di origine e di semplici turisti.
In tal senso, si ribadiscono alcune linee guida prioritarie tracciate per i mesi a venire:
− vicinanza ed ascolto rivolti alle fasce più vulnerabili della popolazione (anziani, minori, malati, poveri);
promozione di azioni e servizi sociali ed educativi, rivolti ai soggetti vulnerabili; supporto allazione di ricostruzione, soprattutto per quanto riguarda infrastrutture di interesse collettivo (centri di comunità, centri socio-assistenziali, strutture di accoglienza, scuole, ecc); contributo al rilancio socio-economico e delle opportunità di lavoro, finanziando progetti di microimprenditoria, cooperativistici, di agricoltura sociale, ecc.
Anche lArcidiocesi di Napoli è chiamata a mobilitarsi, memore del terribile sisma del 1980.
Le offerte potranno essere inviate alla Caritas Diocesana di Napoli, indicando nella causale TERREMOTO CENTRO ITALIA, utilizzando le seguenti modalità:
Conto Corrente Postale: n°14461800 intestato a “Caritas Italiana Opera Diocesana di Assistenza di Napoli”
Banca Prossima: conto n°6483 intestato a Arcidiocesi di Napoli – Caritas Diocesana Napoli IBAN:
PAESE CIN EUR CIN ABI CAB N° CONTO IT 07 K 03359 01600 100000006483
Unicredit SPA: conto intestato a Caritas Diocesana Napoli aperto presso lAgenzia Napoli 19 – IBAN:
PAESE CIN EUR CIN ABI CAB N° CONTO IT 56 Q 02008 03451 000400883868
oppure con versamento in contanti al cassiere della Caritas diocesana, dr. Sergio Alfieri, tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,30 alle ore 13,00, presso la sede di Largo Donnaregina n°23 (Tel. 081/5574263) .
In allegato il poster della Colletta Nazionale del prossimo 18/09.
La Caritas Diocesana di Napoli