Con il Cardinale Sepe in Cattedrale per celebrare la Festa dell’Assunta

Come lo scorso anno, Messa internazionale in Duomo per la Festa della Madonna dell’Assunta, titolare della Chiesa Cattedrale. Il Cardinale Crescenzio Sepe, alle ore 12 di sabato 15 agosto 2009, presiederà la solenne concelebrazione eucaristica, rivolgendo ai turisti presenti a Napoli, provenienti da altri Paesi, un indirizzo di saluto in più lingue.
La solennità della Koimisis, Dormizione e Assunzione, è la festa per eccellenza della Madonna. E’ la sua Pasqua. Le Chiese di Oriente e di Occidente sono unite nel celebrare in Maria la vittoria del Signore sul peccato e sulla morte. Le Chiese di Oriente, in particolare, si sono preparate con una quaresima detta “Quaresima di Maria”, che inizia il 1° del mese di agosto.
Il delegato arcivescovile per il tempo libero e il turismo, don Salvatore Fratellanza, sottolinea che “la comunità napoletana vivrà un bel momento di forte condivisione spirituale con i fratelli che vengono dall’estero, i quali  potranno partecipare ad una celebrazione particolarmente festosa, animata da letture e canti in lingua”.
La sera della Vigilia, ossia alle ore 19 di venerdì 14 agosto, intanto, sempre in Cattedrale, si terrà una concelebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo, con l’intervento dei Vescovi, dei Vicari Episcopali, dei Decani, dei Sacerdoti, dei diaconi, dei ministri e dei seminaristi, del popolo di Dio.
Per la occasione va evidenziato che, all’inizio di questa estate, il Cardinale Sepe ha indirizzato ai turisti una lettera aperta, in italiano e in inglese, della quale l’apposito Ufficio diocesano, diretto da don Fratellanza, ha provveduto a distribuire ventimila copie negli alberghi, nelle agenzie e negli uffici del turismo, nelle Chiese del centro storico, nelle stazioni ferroviarie, nell’aeroporto e nel porto.
Ai graditi ospiti il Cardinale ha rivolto un messaggio di benvenuto e di accoglienza, dicendo loro, fra l’altro: “la Chiesa di Napoli in questo periodo di vacanze vuole essere compagna di viaggio, luogo di approdo e di silenzio, casa accogliente e solidale, punto di incontro e di fraternità…Vi auguro che possiate sentirvi a casa vostra, come una sola famiglia che sa parlare una sola lingua, la lingua della Carità”.

Napoli, 10 agosto 2009