Martedì 8 novembre

Corpo e Sangue del Signore

NUOVA PRECISAZIONE ALLA NOTA PASTORALE CIRCA LA COMUNIONE EUCARISTICA AL CALICE DEL VINO

Il Delegato Arcivescovile per  il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Mons. Nicola Longobardo, sentito l’Arcivescovo, ha integrato la recente Nota ai Presbiteri sulle modalità della Comunione sotto le due Specie, con questa precisazione:

“L’Ordinario diocesano, in riferimento alla Nota circa la comunione eucaristica al Calice del Vino, considerando che la crisi pandemica è ancora presente ed invitando tutti alla prudenza e al buon senso, precisa e dispone quanto segue:
La Comunione “per intinzione” sia riservata unicamente ai ministri ordinati, I fedeli laici, invece, riceveranno la Santa Comunione esclusivamente con il Pane consacrato.”

Qui la precedente Nota:

“Con la riforma del Vaticano II è stata ripristinata anche per i fedeli laici l’originaria possibilità di fare la Comunione al calice in quanto tale gesto manifesta meglio il riferimento all’Ultima cena
del Signore (cfr. ORDINAMENTO GENERALE DEL MESSALE ROMANO, 281). Le attuali norme prevedono che il fedele possa prendere il calice dalle mani del ministro e non direttamente dall’altare, e bere da esso, dopo averlo ricevuto (Ivi, 286). Modalità che si è diffusa per lo più in gruppi ristretti, per ovvie ragioni pastorali.
Con l’allentamento delle misure di prevenzione contro la pandemia da Covid-19, tale modalità è ritornata in uso specie nelle celebrazioni dei gruppi neo-catecumenali, sia a livello parrocchiale
che durante i periodici momenti di convivenza.
Rammentando che «Il Vescovo diocesano può stabilire per la sua diocesi norme riguardo alla Comunione sotto le due specie, da osservarsi anche nelle chiese dei religiosi e nei piccoli gruppi» (Ivi, 283); osservata l’attuale situazione del contagio da Covid-19 e sentito l’Ordinario, si invita ad

EVITARE CHE CI SI COMUNICHI BEVENDO ALLO STESSO CALICE,
SCEGLIENDO UNICAMENTE LA COMUNIONE AL SANGUE DI CRISTO “PER INTINZIONE”,
DATA AL FEDELE DAL MINISTRO DEL CALICE
(PRESBITERO, DIACONO, ACCOLITO, MINISTRO STRAORDINARIO DELLA COMUNIONE)”

 

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