Gli Edifici di culto, i luoghi della carità e della sofferenza, le scuole, i seminari, i conventi, le case religiose, i dipinti, le sculture, i vasi sacri, le suppellettili, i paramenti, gli strumenti musicali, gli archivi diocesani e parrocchiali, le biblioteche…, costituiscono lo straordinario patrimonio racchiuso nell’espressione “Beni Culturali Ecclesiastici” e custodito nel vasto territorio della Diocesi e nei suoi tredici Decanati.
A questi “beni” la Chiesa ha fatto costante riferimento e affidamento nel suo primario impegno di evangelizzazione, facendo di essi un naturale strumento di catechesi e di testimonianza sempre disponibile agli operatori pastorali e ai fedeli. Il fine primario dei “beni culturali” della Chiesa, infatti, non è quello di costituire un giacimento culturale a servizio della storia dell’arte o del turismo, bensì quello di essere “ecclesiastici”, destinati, cioè, a comunicare la fede della Chiesa e a consolidare il legame con le radici religiose della comunità cristiana.
Il patrimonio artistico e storico dell’ Arcidiocesi è costituito da preziose testimonianze presenti nelle sue quasi mille chiese. La maggioranza di queste sono aperte al culto e propongono alla fruizione dei fedeli e dei visitatori veri scrigni d’arte di grande valore creativo ed espressivo. In essi sono conservati i segni di una fede alimentata dalla Bellezza che ha toccato e formato i cuori della comunità ecclesiale alla preghiera di lode e alla missione evangelizzatrice.