Don Ciro Miniero, parroco di Barra e Decano del IX decanato, è il nuovo Vescovo di Vallo della Lucania

Eminentissimo Padre,
Lei conosce bene il mio stato d’animo di questi giorni. Sto vivendo un’esperienza unica di fede e sento nel cuore tanta riconoscenza. Innanzitutto il mio grazie va al Signore perché mi ha chiamato a guidare la Sua Chiesa che è in Vallo della Lucania.
 Nella mia esperienza vocazionale, ho sempre confidato nella presenza di Dio, roccia sicura, che mi ha fatto camminare con gioia e serenità lungo i sentieri non sempre facili della vita e del ministero sacerdotale. Ho imparato, alla scuola dei miei educatori e maestri, iniziando dai miei genitori, dai sacerdoti che mi hanno seguito e dai vescovi che mi hanno dato fiducia e responsabilità, ad amare la Chiesa, a vivere in essa, a non risparmiarmi nel dare la mia vita nel nome di Gesù Cristo a servizio di ogni fratello.
 In questo momento esprimo alla persona del Santo Padre Benedetto tutta la mia devozione e la mia gratitudine per avermi scelto e chiamato ad un ministero così alto a servizio del Popolo di Dio. A lui prometto incondizionata fedeltà, in piena comunione con tutto il collegio episcopale.
 A Lei, Eminenza carissima, sento di dover esprimere, dal profondo del cuore, tantissima gratitudine ed affetto filiale. Sin dai primissimi giorni della Sua venuta a Napoli, Ella ha voluto manifestarmi benevolenza e stima, e sia in privato, sia pubblicamente, mi ha sempre incoraggiato e sostenuto nel lavoro pastorale. La fiducia che Vostra Eminenza mi ha dato, è stata per me sprono per un servizio sempre più puntuale e segno di benedizione del Cielo. Mi sono sempre sentito accolto, sostenuto e voluto bene.
 Quanto amo la nostra Chiesa di Napoli, solo Dio lo sa, e per il tantissimo  bene che ho ricevuto dalla nostra comunità diocesana, ringrazio il Signore e ciascuno, perché mi sono sentito parte di un immenso popolo, dal cuore grande e solidale, membro di un presbiterio vivo, che ama il proprio vescovo e non si risparmia nel servire Dio e i fratelli. Sento, in questo momento, particolarmente vicini voi, cari confratelli; sento la vostra stima e il vostro affetto che mi hanno sempre accompagnato e vi chiedo di continuare a seguirmi con la preghiera e l’amicizia.
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