Fa tappa a Napoli il cammino della Chiesa italiana avviata verso il suo quinto convegno ecclesiale. La Stazione marittima della città partenopea ospiterà infatti sabato 13 giugno il secondo dei tre laboratori nazionali voluti come momenti privilegiati per raccogliere stimoli e riflessioni in vista del grande appuntamento del 9-13 novembre 2015 a Firenze.”Leggere i segni dei tempi e parlare il linguaggio dell’amore” è il tema della giornata: uno slogan efficace per dire che il “nuovo umanesimo in Gesù Cristo” auspicato dal convegno ecclesiale richiede uno sguardo sapiente sulla realtà e relazioni autentiche e profonde.I luoghi dove tutto ciò avviene ogni giorno sono quelli dell’educazione, della cultura e della comunicazione. È in questi contesti, attraversati oggi da delicate e profonde trasformazioni, che ogni persona dà forma alla propria umanità, confrontandosi con le differenti visioni della vita e mettendo in gioco la propria intelligenza e libertà.A testimoniare l’impegno della Chiesa di Napoli su questi fronti saranno numerose voci, a partire da quella dell’arcivescovo della Diocesi, card. Crescenzio Sepe, che aprirà i lavori alle ore 9,30. Dopo il saluto di mons.Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e vicepresidente del Comitato preparatorio del Convegno ecclesiale di Firenze, entrerà nel vivo la prima delle quattro tavole rotonde della giornata, dedicata alla scuola intesa come “officina dell’umano”. Avvieranno la discussione Marco Rossi Doria, insegnante ed esperto di politiche educative, e Luisa Franzese, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale della Campania. Con loro anche due professori dell’Università Cattolica: Pier Cesare Rivoltella, direttore del Centro di ricerca per l’educazione ai media, e Pierpaolo Triani, docente di pedagogia e didattica.Le sfide che il nuovo umanesimo lancia al mondo dell’Università e della ricerca saranno affrontate nella seconda parte della mattinata da un nutrito gruppo di esperti. Moderati dal professor Luigi Fusco Girard, interverranno Lucio D’Alessandro, rettore dell’Università “Suor Orsola Benincasa”, la professoressa Anna Papa dell’Università “Parthenope”, padre Domenico Marafioti, preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Nel dibattito non mancherà la voce degli studenti, grazie alla presenza di Paolo Baroni della Presidenza nazionale della Fuci.Dopo il pranzo, alle ore 14,00, lo sguardo sarà puntato sui mass media e sulla cultura da essi veicolata. Sarà interessante vedere confrontarsi esponenti di spicco del giornalismo cartaceo e televisivo quali Vincenzo Morgante (Testata giornalistica regionale della Rai), Marco Tarquinio (Avvenire) e Paolo Ruffini (Tv2000). Con loro interagiranno alcuni docenti e intellettuali: Giacomo Di Gennaro e Rossana Valenti dell’Università “Federico II” e Chiara Giaccardi dell’Università Cattolica di Milano.Alla ficton cinematografica e televisiva sarà dedicata l’ultima sessione della giornata. Non può sfuggire, infatti, l’importanza che questo linguaggio multimediale riveste nella società dell’immagine.”Parole e immagini di un’umanità senza finzioni” è il titolo della tavola rotonda che alle 15,30 vedrà insieme alcuni protagonisti di primo piano del grande e piccolo schermo: l’attrice Tosca D’Aquino, i produttori Betta Olmi (“Ipotesi Cinema”) e Carlo Degli Esposti, presidente di “Palomar” (a cui si devono tra gli altri “Braccialetti rossi” e “Il commissario Montalbano”), e il critico cinematografico di Tv2000, Fabio Falzone.I lavori, che si concluderanno alle ore 17,00, sono aperti a tutti e possono essere seguiti in diretta anche attraverso il sito internet www.firenze2015.it , su cui si trovano ulteriori note tecniche sulla giornata. Sarà possibile inoltre interagire a distanza con i relatori, inviando messaggi via Twitter all’account @Firenze_2015, e partecipare al live twitting con l’hashtag #Firenze2015Lab.
* Viceresponsabile del Servizio Nazionale per il progetto culturaleConferenza Episcopale Italiana