“Per aspera ad astra”. È proprio il caso di dirlo. Le tante difficoltà che abbiamo dovuto fronteggiare ci hanno guidato a vivere questo momento sconvolgendo tutti i programmi e uno spazio chiuso è diventato un cielo stellato. Nei nostri pensieri abbiamo sempre voluto fare una previsione dei partecipanti, ma ecco che ne sono diventati così tanti che un luogo chiuso non li avrebbe potuto contenere. Dovevamo andare in una struttura, invece siamo usciti per “andare in città” Holyween. Questo il titolo scelto per l’evento annuale della Pastorale Giovanile Diocesana durante il quale i Giovani incontrano il Cardinale, Sua em.za Crescenzio Sepe che, come sempre lancia e lascia messaggi importanti ed incisivi per l’anno pastorale.
Location del momento, piazzale Sallustro a Casavatore, riempito, il 31 ottobre, da circa 1200 giovani ricchi di vitalità, fede e coraggio.
All’arrivo ogni gruppo è stato accolto dai giovani dell’XI decanato che, con originalità, hanno scattato foto dei vari gruppi postate subito dopo sui social di Facebook.
A dare avvio alla serata è stato la canzone Happy, grazie alla quale i giovani hanno iniziato a ballare e gioire. Successivamente ecco che è il turno del Coro Diocesano con l’Inno della giornata “Holy, Holy, Holy” e via così con gli altri brani intervallati da momenti di riflessione. Prendendo spunto dalla Lettera pastorale del Cardinale, il tema scelto è stato: Fame di Pane. Fame di Giustizia. Fame di Futuro. Ogni parte è stata analizzata partendo da frasi scelte sia dalla lettera pastorale “Dar da mangiare agli affamati”, sia dalla Lettera Apostolica
“Evangelii Gaudium”. Durante la serata l’intervento dei giovani della pastorale universitaria e del Sermig hanno contribuito a rendere il momento ancora più ricco dove davvero le barriere che, troppo spesso si creano sono state abbattute dal sì generoso dei giovani per costruire il regno di giustizia e di pace attraverso una coscienza responsabile e la chiamata alla santità. L’unione è stata palpabile, la gioia visibile, la fede riconoscibile.
Tutto era contro eppure tutto è diventato armonico e comunitario.
Questo evento si inserisce all’interno della programmazione di pastorale giovanile che intende tradurre la lettera pastorale del cardinale, per suscitare nei giovani il desiderio di Dio e di Cristo come Pane della propria esistenza, come artefice della Giustizia in una società che genera disuguaglianza e disagio proprio tra i giovani e di un Futuro non minaccioso ma, bensì, ricco di speranza certa.
Pur venendo da città, associazioni diverse attorno all’unico pane vivo, Gesù Eucarestia, i giovani della diocesi di Napoli hanno fatto silenzio e adorazione, diventando un cuor solo un’anima sola: come i vari elementi che compongono il pane, solo uniti, se si lasciano spezzare e cuocere, possono diventare cibo e alimento.
I giovani, nutriti dalla Parola di Dio e dall’ascolto adorante di Gesù Eucaristia, hanno sfamato la loro sincera fame di fede e di spiritualità e confermato il loro sì alla santità.
Il Cardinale ha consegnato a tutti i giovani un commento ricco e profondo; ha invitato ciascuno di essi a riempire la propria esistenza della Verità che viene dall’amore di Dio e li ha esortati a non essere mai “zucche vuote” ma ad annunciare a tutti che è possibile una felicità in Cristo.
Il nostro percorso continua alla ricerca del Vero Pane da condividere e il nostro spezzare il Pane ricevuto.Pasquale Incoronato
e l’Equipe di Pastorale Giovanile