Festa dei Popoli

Il Cardinale Sepe al Tempio di Capodimonte

Epifania 2014
Festa dei Popoli
Tempio di Capodimonte, ore 11.30
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         Cari fratelli e sorelle,
   Oggi la Liturgia ci fa celebrare, com’è consuetudine, la solennità dell’Epifania del Signore, cioè della sua manifestazione a tutti i popoli, a tutte le genti. Con la sua nascita, Gesù offre la sua salvezza a tutti, anche a coloro che abitano agli estremi confini della terra, dissipando le tenebre della notte per tutti i popoli.
         Questa universalità della salvezza è rappresentata dalla presenza dei Magi, i quali hanno visto la stella, la luce, e sono venuti da lontano per incontrare il Dio appena nato. Hanno compiuto un viaggio pieno di difficoltà, di pericoli, certamente stancante e penoso.
         Hanno avuto un grande coraggio perché non si sono limitati solo a vedere la stella ma, rapidamente e con gioia, si sono messi in cammino per compiere il grande viaggio.
         In questa figura dei Magi mi sembra di leggere la storia di ciascuno di voi, cari amici che provenite da lontano: dall’Africa, dall’Asia, dall’America Latina, e anche dall’Europa. Siete venuti perché una luce interiore, la stella della speranza, vi ha spinti ad intraprendere un viaggio in cerca di una terra ospitale che vi offrisse la possibilità di realizzare il vostro sogno di vivere una vita dignitosa e rispettosa della vostra dignità di uomini e di credenti.
         Come non ricordare, in questo momento, i tanti vostri fratelli e sorelle che, purtroppo, non sono riusciti a raggiungere la meta sognata e sono morti durante il cammino. Per loro il viaggio della speranza si è trasformato in viaggio di morte. A loro va il nostro commosso ricordo e la nostra preghiera.
         Ma anche per voi, come per i Magi, se il viaggio è stato difficile e doloroso, ancora più difficile e penosa è stata, e continua ad essere, la vostra permanenza in questo nostro Paese e in questa nostra città. Appena arrivati, infatti, non avete trovato una casa accogliente e un ambiente favorevole ma, come i Magi, un Erode che ha tentato di spegnere ogni vostra speranza, causando una emarginazione sociale, economica e culturale, lasciandovi ai margini di una società che continua a considerarvi stranieri, diversi, nemici.
Ma la stella, la luce non si è spenta: c’è Cristo, c’è la Chiesa che vi accoglie come Madre e vi sta vicina con i suoi sacerdoti, religiosi e volontari per aiutarvi ad inserirvi ed integrarvi in questa nuova terra.
Per questo, desidero ringraziare per la meritoria opera che svolgono il Direttore dell’Ufficio dei  Migranti, il caro D. Rosario Borrelli, come pure tutti i vostri bravi Cappellani che prestano la loro opera religiosa e sociale a vostro favore.
A tutti Buon Anno Nuovo. Dio vi benedica e la Madonna vi accompagni.
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