Il 4 aprile del 2002 veniva presentato e messo online il primo sito ufficiale della Chiesa di Napoli.
La data per il suo battesimo nel web fu scelta per affidare alla protezione di S. Isidoro di Siviglia il nuovo percorso che la diocesi di Napoli intraprendeva. Il Doctor Egregius è riconosciuto dal popolo degli informatici come il patrono di internet.
Si prendeva il largo nel vasto oceano del web, non per occupare spazi ma per avviare nuovi processi pastorali nello spirito di quella Evangelii Gaudium che sarebbe arrivata undici anni dopo.
Ciò che risuonava nel cuore era il Duc in Altum, il prendere il largo, che all’alba del nuovo millennio S. Giovanni Paolo II nella Novo Millennio Ineunte aveva indicato alla Barca di Cristo.
Andare al largo per cercare i luoghi reali dove la cenere dell’umano attende il soffio dello Spirito di Dio per ricomporsi nel volto di Cristo.
Andare in profondità nei luoghi virtuali dove sovente a prevalere è la superficialità, foriera di inganni, in cui l’uomo si perde nel crocevia di un cacofonico risuonare di proposte.
E’ ancora questa la nostra missione vent’anni dopo.
Il mondo continua a cambiare, l’universo del web è in perenne mutamento. Con essi cambia l’uomo ma non la sua sete di verità e amore.
Il web, la grande rete, resta un campo di evangelizzazione dove tra il sovrapporsi di voci e suggestioni globali far risuonare il messaggio universale del Vangelo.
In questi primi due decenni il Servizio Informatico Diocesano ha raccontato la nostra Chiesa di Napoli, di cui abbiamo condiviso gioie e dolori, nello spirito di una narrazione affidabile e semplice. Di certo non ci siamo fatti prendere dalla smania delle “fake news” alla ricerca di qualche clic in più sulle nostre pagine.
Nessuna notizia falsa, ma fatti concreti in cui è ancora Cristo a parlarci.
Grazie a chi ha sostenuto, criticato e cliccato www.chiesadinapoli.it
Il Servizio Informatico Diocesano