15 Dicembre 2013 III Domenica di Avvento
Celebrazione con la Coldiretti Villa ComunaleCari Amici della Coldiretti e del Mondo Rurale,
Illustri Autorità,
Rinnoviamo, come negli anni scorsi, la nostra celebrazione eucaristica per ringraziare il Signore, datore di ogni bene, per i frutti della terra e del vostro lavoro.
E la Giornata del Ringraziamento voluta dai Vescovi italiani, i quali hanno dedicato sempre una particolare attenzione al mondo agricolo.
Un saluto particolare sento di rivolgere a voi, carissimi giovani agricoltori, che, con grande coraggio e alto senso di responsabilità, avete scelto di restare nella vostra terra per lavorare i campi, con dignità e qualità, per fare della vostra campagna un vero giardino.
Prendo spunto dalla Parola di Dio di questa Domenica e, in particolare, dalla lettera di S. Giacomo (2 lettura)per una breve riflessione sul senso e sul valore umano e cristiano che caratterizza il vostro lavoro di coltivatori diretti della nostra madre terra.
Lapostolo Giacomo, dopo aver insistito nella sua lettera sulla necessità di vivere una fede operante e di prediligere i poveri, invita a metterci nella disposizione dovuta per la venuta del Signore ( Avvento o attesa). In attesa della venuta finale del Signore, noi cristiani siamo chiamati ad impegnarci e vivere nel mondo in coerenza con la nostra fede e per il bene della nostra società. In questo nostro lavoro quotidiano, nel quale dobbiamo affrontare difficoltà di ogni genere, il Signore ci è vicino e ci aiuta a non perdere la speranza di giungere alla meta desiderata.
Perciò linvito ad avere un animo grande ed essere, cioè, magnanimi e lungimiranti, ad organizzarci nelle nostre attese con pazienza per non cadere nello sconforto e nella rassegnazione.
A conferma di questo va lesempio dellagricoltore , il quale fa il suo lavoro di preparazione del terreno e di semina e poi attende con fiducia la pioggia stagionale. E il contadino, il cristiano che lavora e guarda al Cielo che, nella sua provvidenza, interviene per rendere fecondo il lavoro fatto.
Ma per contestualizzare questo testo nella realtà della nostra vita di oggi, dobbiamo rifarci alla parabola della zizzania raccontataci da Gesù : Il Regno dei cieli è simile ad un uomo cha ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano, viene il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando , poi, lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i suoi andarono dal padrone di casa e gli dissero : Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania ? Ed egli rispose loro : Un nemico ha fatto questo . E i suoi gli dissero : Vuoi che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che luno e l altra crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori : raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano, invece , riponetelo nel mio granaio(Mt 13,24-30).
Cari amici, da alcuni anni, alcuni nemici di Dio e degli uomini sono venuti nelle nostre terre infestandole di veleni tossici e riducendole a coltivazione di morte, invece che di vita, di prosperità e di progresso.
Quando il settore agricolo è bistrattato e violentato, le conseguenze che ne derivano alla vita, alla salute e allequilibrio ecologico sono sempre gravi e, in genere, difficilmente rimediabili, almeno nel breve tempo.
Per questo non ci stancheremo mai di invocare la giustizia di Dio nei confronti di quei delinquenti che, per avidità di danaro e brama di arricchimento, non hanno esitato a tradire la propria terra, la propria famiglia, i propri figli e tutta la comunità, stringendo uno scellerato patto criminale di morte con altri delinquenti che avevano bisogno di liberarsi di rifiuti tossici, attentando gravemente alla vita di tutti.
Facciamo memoria delle tante vittime innocenti siamo certi che la giustizia di Dio non tarderà a farsi sentire, ma vogliamo anche che la giustizia terrena faccia arrivare la sua condanna sui responsabili dei gravissimi delitti, mentre chiediamo alle istituzioni e agli uomini di buona volontà di adottare con urgenza tutte le misure per la delimitazione e la bonifica dei terreni inquinati, a salvaguardia della salute e della vita di tutti i cittadini.
Vogliamo intanto confermare e gridare con voce alta e ferma la eccezionale qualità e bontà dei prodotti agricoli campani, rispetto ai quali non sono mancate deprecabili e vergognose forme di speculazione, tentando di gettare una luce sinistra su tutta la Campania che, invece, mantiene e offre lintegrità e leccellenza della sua stragrande produzione agricola, come lo state dimostrando anche voi, oggi, con lesposizione dei vostri prodotti.
Chiediamo laiuto del Signore, Creatore del cielo e della terra, perché possiamo superare questo momento di difficoltà, in modo da rendere alle nostre terre la dignità e il rispetto dovuti, esprimendo gratitudine e amore verso questa nostra madre terra, che ci nutre con la ricchezza dei suoi prodotti.
Dio vi benedica e
A Maronna vaccumpagna.