Il 21 febbraio 2021, prima domenica di Quaresima, Celebrazione Eucaristica con i detenuti per la Giornata di Preghiera per i Carcerati. Il messaggio di Don Franco Esposito, responsabile diocesano della Pastorale Carceraria:
ERO IN CARCERE E SIETE VENUTI A VISITARMI
Carissimo , l’attenzione della comunità cristiana per i nostri fratelli carcerati nasce dal voler riscoprire nel volto del carcerato la stessa presenza di Gesù che ci invita a visitarlo. Il tempo della pandemia ha drammaticamente messo allo scoperto tutte le problematiche che affliggono il mondo del penitenziario, dal sovraffollamento alla mala sanità, questo ha contribuito al nascere di un clima ancora più difficile tra i detenuti e tra i detenuti e la polizia penitenziaria. La riduzione dei colloqui con i famigliari, l’assenza dei volontari a cui è stato impedito l’accesso per il periodo del contagio ha esasperato ancora di più gli animi creando conflitti che come sappiamo sono sfociati anche in violenze. Come Chiesa di Napoli, in questo tempo, non abbiamo mai fatto mancare la nostra presenza attraverso i cappellani le suore e qualche volontario. Grazie alla generosità delle nostre parrocchie siamo riusciti a distribuire i generi di prima necessita raccolti tra i fedeli nella giornata per i carcerati e anche in altri momenti organizzati da tanti parroci particolarmente sensibili a questa problematica. Il carcerato è sempre il frutto di un albero: la nostra società, che lo produce, e dopo averlo prodotto lo giudica lo condanna e lo rinchiude, pensando che la struttura carceraria lo possa cambiare, il carcere invece con tutto il suo pur innovativo ardinamento rieducativo non sempre vi riesce, la stragrande maggioranza dei detenuti esce dal carcere segnata in modo negativo, mortificati nella dignità, esclusi ormai da qualsiasi possibilità di reinserimento sociale, lavorativo, culturale . Dopo il giudizio della corte dopo la condanna e la pena inizia il giudizio permanente e senza appello della società. Questa giornata oltre a voler essere un tempo di preghiera per questi nostri fratelli vuole anche essere un momento di riflessione per prendere coscienza di come le nostre comunità cristiane guardano ai detenuti e a coloro che hanno vissuto un tempo di detenzione (da non chiamare ex-detenuti).
Sarebbe bello e auspicabile che le nostre parrocchie si preparino con la riflessione e la preghiera a questa giornata, per questo abbiamo preparato un momento di preghiera da fare con la comunità, invitando, lì dove è possibile, anche le famiglie dei detenuti della parrocchia.Don Franco Esposito