Cari Fratelli e Sorelle, in questa solenne celebrazione Eucaristica del Giovedì Santo ci incontriamo con tre doni offertici dal Signore: listituzione dellEucaristia, il dono del Sacerdozio ministeriale e il comandamento nuovo dellamore vicendevole. Questo rito commemora e ci fa rivivere il clima del Cenacolo e vuole essere segno della nostra totale adesione a Colui che è rimasto presente in mezzo a noi per sempre, fino alla fine dei tempi.
Il libro dellEsodo (I lettura) ci ha narrato come iniziò la tradizione del banchetto dellagnello pasquale. Era il segno memoriale del passaggio dalla schiavitù alla libertà per lantico Israele salvato dal Dio, che si rivelò come unico Signore.
Nella seconda lettura, S. Paolo ci racconta i gesti e le parole di Gesù nellultima cena. Il vero agnello sacrificato non è quello della pasqua ebraica, ma Gesù immolatosi e fattosi cibo per noi. Con la sua morte, il Signore ha stipulato lalleanza definitiva di amore con Dio.