Carissimi fratelli e sorelle, a conclusione della solenne Concelebrazione Eucaristica per l’apertura della Porta della Misericordia nella nostra Chiesa Cattedrale, ho versato sui gradini del Duomo “l’acqua della misericordia”, per significare che la misericordia di Dio, con l’indulgenza giubilare, deve raggiungere come un fiume tutta l’Arcidiocesi sino a lambire i cuori degli uomini e delle donne di buona volontà.
A tal fine dispongo che, oltre le Cappelle delle carceri, come già previsto da Papa Francesco, siano luoghi per ottenere l’indulgenza plenaria anche le Cappelle dei monasteri di clausura.
Inoltre, in occasione della festività del Santo Patrono dei Comuni della nostra Arcidiocesi, i fedeli che si recheranno nella Chiesa ove si venera il Santo potranno ottenere, nella vigilia e nel giorno della festa, il dono dell’indulgenza giubilare.
Anche gli ammalati e gli anziani, che non sono in condizione di uscire dai luoghi dove dimorano, potranno ottenere il dono dell’Indulgenza offrendo al Signore i loro sacrifici per la Chiesa, per il Santo Padre e per la nostra comunità diocesana.
È importante ricordare le condizioni necessarie per godere del dono dell’indulgenza giubilare: celebrazione del sacramento della Riconciliazione, partecipazione alla santa Eucaristia con una riflessione sulla misericordia, recita della professione di fede (Credo), preghiera per il Papa e per le sue intenzioni (Padre nostro e Ave Maria).
Mentre ci lasciamo avvolgere dalla misericordia del Padre, l’Anno Giubilare diventi per noi un richiamo forte a vivere le sette opere di misericordia corporale e spirituale, nelle quali la nostra comunità diocesana è da anni impegnata.
Tutti benedico.
A tal fine dispongo che, oltre le Cappelle delle carceri, come già previsto da Papa Francesco, siano luoghi per ottenere l’indulgenza plenaria anche le Cappelle dei monasteri di clausura.
Inoltre, in occasione della festività del Santo Patrono dei Comuni della nostra Arcidiocesi, i fedeli che si recheranno nella Chiesa ove si venera il Santo potranno ottenere, nella vigilia e nel giorno della festa, il dono dell’indulgenza giubilare.
Anche gli ammalati e gli anziani, che non sono in condizione di uscire dai luoghi dove dimorano, potranno ottenere il dono dell’Indulgenza offrendo al Signore i loro sacrifici per la Chiesa, per il Santo Padre e per la nostra comunità diocesana.
È importante ricordare le condizioni necessarie per godere del dono dell’indulgenza giubilare: celebrazione del sacramento della Riconciliazione, partecipazione alla santa Eucaristia con una riflessione sulla misericordia, recita della professione di fede (Credo), preghiera per il Papa e per le sue intenzioni (Padre nostro e Ave Maria).
Mentre ci lasciamo avvolgere dalla misericordia del Padre, l’Anno Giubilare diventi per noi un richiamo forte a vivere le sette opere di misericordia corporale e spirituale, nelle quali la nostra comunità diocesana è da anni impegnata.
Tutti benedico.
+ Crescenzio Card. Sepe
Arcivescovo Metropolita di Napoli