Giubileo delle Arciconfratermite

Cari fratelli e sorelleDistinte Autorità civili e militari          Abbiamo da poco terminato la cerimonia del Giubileo delle Arciconfraternite della nostra Diocesi, che trova il suo momento più solenne nella celebrazione di questa S. Messa nella quale commemoriamo i cari defunti di questa città e celebriamo la Solennità di tutti i Santi.         Si tratta di tre eventi distinti, ma intimamente connessi tra loro, perché uniti dalla verità della nostra fede, che è la resurrezione, dopo la morte, della nostra vita destinata ad esistere per sempre nell’amore di Dio che ci ha creati.         Nella Solennità di tutti i Santi, la Chiesa celebra oggi in un’unica festa il ricordo di coloro che, dopo un’esistenza vissuta con amore e con coerenza con la loro fede, godono la felicità eterna di Dio. Sono quelli conosciuti e quelli sconosciuti, quelli ufficialmente canonizzati e quelli che forse non lo saranno mai; quelli che hanno lasciato un segno visibile nella nostra storia e quelli che sono passati quasi inosservati. È una “moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, popolo e lingua” (Ap. 7,9).         In questa moltitudine, che è la “Comunione dei Santi” (Communio sanctorum), ci siamo anche noi; c’è tutta la Chiesa che, come recitiamo nel ‘Credo’, viene chiamata “una e santa”. La santità delle creature è una partecipazione della santità di Dio, che è l’unico santo, come professiamo nel ‘Credo’: “Tu solo sei santo”.
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