Glorificate Dio nel vostro corpo

Mentre comincia l’affascinante avventura olimpica, carissimi atleti della Campania, desidero, con tutto il cuore, accompagnarvi, per testimoniarvi l’affetto e il sostegno dell’intera comunità ecclesiale di questa nostra nobile e generosa terra.
Siete figli delle nostre città e della nostra regione e portate con voi il calore di tutto il nostro popolo che rappresentate, con lealtà, con bravura e con voglia di vincere, sul prestigioso proscenio internazionale delle Olimpiadi, tempio di quello sport che, pur nella competizione, unisce e rende liberi, abbattendo barriere etniche,culturali, ideologiche, politiche e religiose.
Siate certi che, a Londra, vi saranno di grande incitamento la vicinanza, l’entusiasmo e il cuore di tutti noi. Porterete con voi soprattutto l’immagine di una Napoli che ogni giorno, con sacrifici e impegno, lotta per crescere, migliorare e affermarsi con dignità e merito. Il vostro agonismo, la vostra passione, la vostra professionalità e, ne siamo convinti, anche le vostre vittorie, saranno la testimonianza forte, autorevole e concreta di queste nostre città e comunità, non solo belle, ma anche vive e positive.
Sicuramente molte sono le attese: nei vostri sogni sono racchiuse anche tutte le speranze di riscatto e di gloria di un popolo grande ma spesso mortificato e offeso. Vi guardiamo con trepidazione e fiducia; soprattutto i nostri ragazzi e i nostri giovani che amano lo sport vi seguono, vi osservano e vi vedono come modelli e ideali per cui vi ammirano e si ritrovano nel le vostre gesta, nei vostri comportamenti e nelle vostre prestazioni, sperando in qualche modo di emularvi.
Lo sport è un “segno dei tempi”, insegnava il Beato Giovanni Paolo II: “Lo sport è andato sempre più sviluppandosi come un segno dei tempi, capace di interpretare nuove esigenze e nuove attese dell’umanità”. Accanto a questa riflessione del compianto Pontefice mi piace ricordare anche l’esortazione di San Paolo:
«Glorificate Dio nel vostro corpo» (1Cor 6,20).
Con gioia e con la familiarità di un padre, pertanto, voglio rivolgervi un invito: scoprite i doni di Dio in questa giornate di incontro e di confronto. Vedrete accanto a voi tanti altri atleti, vivrete gare impegnative e avvincenti: riconoscete
in tutto e sempre la bellezza e la grandezza di Dio. Stringerete le mani degli altri atleti: vivete e testimoniate amicizia, unità, fratellanza, al di là dell’appartenenza e delle differenze di provenienza o sociali; la vostra più grande missione sia quella di farvi ambasciatori ed esempio vivente di tutti quei valori positivi che lo sport in modo particolare sa offrire.
Non tralasciate di sorridere sempre, prima e dopo una gara: testimonierete ancora di più a tutto il mondo il significato profondo dello stare insieme lealmente, nella competizione e nella vita. Infatti, «il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5,22). Così facendo, attraverso ogni vostro gesto lascerete un messaggio di rispetto dell’altro, di amicizia, di giustizia e di pace.
Siate felici di giocare e di competere e siate fieri di farci divertire, entusiasmare e gioire.
Non dimenticate che «ogni atleta è temperante in tutto» (1Cor 9,25) e innanzitutto non dimenticatevi di Dio, che vi accompagna con la sua presenza: da credenti, riconosceteLo nei suoi doni, ringraziateLo, pregateLo, portateLo con voi ogni giorno; se non avete ancora avuto occasione di conoscerLo, vi auguro di scoprirLo e di fare amicizia anche con Lui.
Quando tornerete, e noi speriamo ricchi di gioia e di gloria, ma sempre e comunque con la bellezza e l’onore della partecipazione ad un evento di portata planetaria e con la serenità di aver lottato con generosità, noi saremo orgogliosi di voi, ancor più di quanto lo siamo già adesso, e saremo felici di riabbracciarvi con ancora più calore, stima e affetto. La Chiesa, intanto, in comunione con tutta la gente della nostra Città e della nostra Campania, si complimenta e fa il tifo per voi, augurandovi grandi successi.
Vi attendiamo al vostro rientro, per festeggiarvi ed abbracciarvi con gioia. A voi tutti consegno di cuore un’immagine della Madonna con la mia paterna benedizione.
 
‘A Maronna v’accumpagna!
 
Crescenzio Card. Sepe
* Arcivescovo Metropolita di Napoli
condividi su