“I valori valgono per tutti e sempre “; “La camorra va combattuta senza desistere”

dichiarazioni del Cardinale Sepe rilasciate a margine di un dibattito sul libro di Andrea Riccardi della comunità di Sant'Egidio

Il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, plaude al richiamo di papa Benedetto XVI che chiede una coerenza etico-morale anche in politica. “C’è un’urgenza etica e morale – ha detto Sepe, a margine di un dibattito sul libro di Andrea Riccardi della comunità di Sant’Egidio ‘Il secolo del martirio’, dove c’è stato anche l’intervento di Roberto Saviano – se non costruiamo la nostra società su basi solide e quindi sulla morale e come se costruissimo sulla sabbia. Serve invece una costruzione che pone le fondamenta sui valori umani e cristiani. Solo questa può resistere alle intemperie”. Alla domanda di una valutazione sul caso Berlusconi: “I valori valgono per tutti e sempre – ha detto – è un fatto mondializzato e di precarietà in tutto il mondo; c’è l’esigenza di tornare alle radici”.La camorra “è un male, il cancro della società”: è il forte monito che il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, lancia contro la criminalità organizzata. “La camorra va combattuta senza desistere nonostante apparenti vincite che possono avere. Non bisogna fermarsi – ha aggiunto il porporato – ma continuare finchè non si avrà un risultato positivo. Serve una sinergia di politica, chiesa e società perchè tutti insieme si può fare”. Il cardinale Sepe ha individuato nella “formazione dei giovani” la “radice del problema”. “Occorre dare molto spazio e impegno alla formazione dei giovani”, ha aggiunto Sepe. Parlando di Saviano ha detto: “E’ stata una voce forte, la camorra è un male. Poi ci sono aspetti positivi su cui fare forza”.

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