Il Cardinale Crescenzio Sepe incontra i fidanzati e i giovani sposi

Nino D'Angelo testimonial d'eccezione

«Noi crediamo nell’Amore»: è questo il tema del meeting che si terrà domenica 18 aprile alle ore 19 nell’Auditorium della Curia di Napoli, in largo Donnaregina, dove il Cardinale Crescenzio Sepe incontrerà i fidanzati e i giovani sposi.
Testimonial d’eccezione il maestro Nino D’Angelo, che racconterà l’impegno della fedeltà matrimoniale e la bellezza dello stare assieme per tutta la vita, in un ambiente non sempre facile come quello artistico-musicale.
All’incontro, organizzato dal Vicariato per il laicato, diretto da mons. Raffaele Ponte, dall’Ufficio Famiglia e Vita, diretto da don Salvatore Candela con la collaborazione dei coniugi Sergio e Maria Pia Condurro e dall’Ufficio Giovani della Diocesi di Napoli, diretto da don Pasquale Incoronato e Antonio D’Urso, è prevista la partecipazione di oltre 500 coppie. L’evento, coordinato dalla prof. Giovanna Peduto del Conservatorio di Napoli, si concluderà con la celebrazione della Santa Messa alle ore 20.00 nella Cattedrale di Napoli”Io accolgo te come mio sposo”. Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti sempre, tutti i giorni della mia vita”: nella manifestazione del consenso, non solo una promessa grande, ma un impegno per sempre, che lega due in Uno. Parole che ritornano alla mente come una visione di infinito.
Per sempre, la forza dell’amore che va oltre i limiti dei giorni, del dolore, della prova e del ritmo a volte logorante della routine.
Le parole hanno la loro forza, soprattutto se dette con consapevolezza e rispetto che si traduce in promessa di congruenza: promettere di amarsi sempre, nella salute e nella malattia è di per sé una promessa totalizzante, che apre scenari di eternità e di giorni da scoprire con il desiderio di meravigliarsi in ogni momento per il solo fatto che l’amore per l’altro è allo stesso tempo una scoperta continua di se stessi, dei propri limiti e anche delle proprie forze, quando ti rendi conto che l’ascolto, la pazienza e il dono del tempo all’amato ti fanno vedere e sperimentare orizzonti infiniti di libertà.
Amare è, dunque, promettersi fedeltà ogni giorno, ma è anche promessa di “onorarsi” sempre, tutti i giorni, fino alla fine dei propri giorni: la parte altrettanto difficile ed impegnativa della promessa nel giorno della celebrazione del sacramento del matrimonio. L’amore, infatti, richiede dedizione, ma, soprattutto, chiede rispetto, per sé e per l’altro. Colui che ti accoglie e che tu accogli come sposo è persona, figlio di Dio, uomo o donna da rispettare, poiché “onorare” vuole essere un invito all’accoglienza del suo essere, che è “altro” da te, accettando i suoi pregi e suoi limiti in un cammino di condivisione che si traduce in gesti di tenerezza e volontà di sperimentare percorsi di pace nel dialogo ritrovato, quando il mancato rispetto diventa abbandono, indifferenza, causa di dolore .
Ogni giorno e tutti i giorni della vita degli sposi cristiani scorrono nel desiderio di rendere vero, completo, verificabile la promessa fatta il giorno del matrimonio: un Patto per sempre. Ogni giorno, nonostante le delusioni e gli errori, il ritorno, la gioia dell’incontro con chi che ti è stato affidato e a cui sei affidato per l’eternità, rende leggero il carico. Portare insieme il peso fa la strada più facile da percorrere e il perdono non lascia spazio ai rimpianti e alle divisioni: “Le grandi acque non possono spegnere l’amore né i fiumi travolgerlo”(Cantico dei Cantici). Gli sposi sono uniti per sempre: ecco la forza del matrimonio dei Cristiani, che sono la roccia su cui Cristo e la Chiesa tutta conta per realizzare il disegno di una umanità finalmente liberata dal peccato e pronta all’incontro con lo Sposo.
Da queste considerazioni nasce il desiderio di tante coppie, famiglie di “lungo corso”, che domenica 18 Aprile nella Giornata dedicata ai fidanzati, ai nubendi e ai giovani sposi, sul tema “Noi crediamo nell’amore”, saranno presenti, consapevoli che la testimonianza dell’Amore è più feconda delle parole. Questo incontro, voluto fortemente dal Cardinale Arcivescovo, è segno della gioia e del desiderio del Pastore della Diocesi di incontrare e fare incontrare tutti i giovani che si preparano al Matrimonio dopo una serie, talvolta lunga, ma sempre impegnativa, di incontri di preparazione al Matrimonio, come tappa conclusiva dell’intero percorso.
Centinaia di coppie si incontreranno, saranno accolte e, soprattutto condivideranno le loro ansie, i loro progetti, si conosceranno, facendo nascere percorsi di amicizia, ma, soprattutto, ascolteranno testimonianze significative di sposi la cui scelta di Amare nel segno della fedeltà ha prodotto frutti copiosi e significativi per l’intera comunità. L’incontro di domenica 18 Aprile sarà, quindi, momento di festa e di riflessione: le coppie saranno accolte sin dalle ore 18.00 nella Piazza Donnaregina, dove i gazebo di alcuni Movimenti e dei Consultori familiari della Diocesi daranno informazioni e offriranno la “bomboniera solidale”, invito alla sobrietà e alla solidarietà.
Poi, le coppie degli sposi, responsabili della Pastorale familiare decanale accoglieranno i fidanzati all’ingresso dell’Auditorium Arcivescovile, dove dalle ore 19.00 si alterneranno testimonianze e canti. Alle 20.00 tutti parteciperemo alla celebrazione della S. Messa, che si terrà in Cattedrale e che concluderà l’incontro. A tutti i fidanzati che parteciperanno all’incontro verranno affidati dei doni come “segni” in ricordo dell’impegno e della promessa di cui l’intera comunità sarà testimone.

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