Giovedì 23 dicembre 2010, alle ore 12, nel Museo Diocesano di Napoli in largo Donnaregina, il Cardinale Crescenzio Sepe inaugurerà lesposizione, per la prima volta a Napoli, di uno dei capolavori del Pinturicchio: Il Bambin Gesù delle mani.
Frammento distaccato da un affresco più complessivo, lopera fu condannata alloblio per oltre 500 anni. Nel Bambino si riconoscono gli elementi tardo-gotici della sua pittura, afferma Franco Ivan Nucciarelli che nel 2004 ha ritrovato lopera. Raffigurato nudo, siede su un cuscino reggendo il globo sormontato da una croce. Sta benedicendo un soggetto fuori campo la cui mano, maschile, gli accarezza il piccolo piede destro. Altre due mani, femminili sempre appartenenti ad un personaggio assente dalla scena sfiorano il fianco del Bambino e lo sostengono nella posizione eretta. A chi appartiene questo enigmatico intreccio di mani che ha dato nome al dipinto?
A questa importante opera si aggiungeranno, allinizio del nuovo anno, altri due capolavori del Pinturicchio che hanno come tema la Madonna con il Bambino.
Dal Museo Diocesano di Napoli, in occasione delle feste natalizie, viene proposto alla città un evento di particolare fascino, unoccasione unica per scoprire questo prolifico artista che, alla fine del 400, operò ininterrottamente sotto ben cinque papi: da Sisto IV a Giulio II, passando per Innocenzo VIII, Alessandro VI, di cui fu l’artista favorito, e il brevissimo pontificato di Pio III.
La mostra è stata realizzata grazie al contributo del Forum delle Culture, dellAssessorato al Turismo della Regione Campania, dellEnte Provinciale per il Turismo. Lopera di proprietà della Fondazione Guglielmo Giordano è affidata per la valorizzazione allAssociazione Metamorfosi di Roma.