Un dolore immenso e un oggettivo senso di colpa si provano per quello che è accaduto nel cuore della Città. al rione Sanità. E’ stata definita una tragedia della povertà quella che ha privato della vita il piccolo Elvis, originario di Capoverde, mentre la sua mamma versa in gravissimo pericolo di vita. Credo che su questo ci sia da riflettere non poco, perchè la povertà attiene alle misere condizioni economiche della piccola famiglia, venuta tra noi sperando di trovare una realtà più rispettosa della propria dignità; la tragedia, viceversa, interpella la coscienza di tutti, misura il grado di civiltà di una società, dà la cifra della sensibilità o insensibilità di una comunità.
La tragedia al Rione Sanità sia per tutti una lezione e una provocazione ad un impegno concreto e fattivo affinché la nostra società sia una società sempre più a dimensione umana nella quale la vita abbia la priorità assoluta e venga realmente rispettata come valore sacro. Mentre preghiamo per l’anima innocente di Elvis e per la guarigione della sua mamma, chiediamo anche maggiore presenza ed una adeguata organizzazione dei servizi sociali, sapendo che su questo versante tutti possono e devono fare di più. Tragedie come quella che è accaduta sono assolutamente incomprensibili e ingiustificabili.
Napoli, 20 ottobre 2009