Nel Natale al tempo della crisi, Coldiretti Campania, dintesa con la Diocesi di Napoli, adotta tre mense dei poveri: si tratta del centro per i senza fissa dimora ‘La tenda’ nel quartiere Sanita’, la mensa dei francescani in piazza del Gesu’ e la comunita’ ‘Il pioppo’ di Somma Vesuviana. Tre strutture di accoglienza che per alcuni giorni riceveranno pasta, formaggi, verdure, olio e tutto cio’ che serve a rendere meno amare le festivita’ degli ultimi.
E questa e’ soltanto una delle tante iniziative di solidarieta’ che Coldiretti, assieme al Cardinale Crescenzio Sepe, presentera’ domenica mattina a partire dalle 8.30 in Villa comunale con il ‘Natale della terra’, una giornata dedicata all’ambiente, al territorio e alla sicurezza degli alimenti.
Secondo il piu’ recente censimento dei senza fissa dimora, solo a Napoli ce ne sono oltre 800, il doppio rispetto al 2008. E se un tempo la gente finiva a vivere in strada per problemi di alcool, droghe o per disagi psichici, oggi invece e’ la disoccupazione uno dei motivi principali. L’87% dei clochard e’ uomo di eta’ tra i 19 e i 34 anni, ma sono aumentate del 7% anche le donne.
”Il rischio peggiore – dicono il presidente e il direttore di Coldiretti Campania, Gennarino Masiello e Prisco Lucio Sorbo – e’ la rassegnazione. Per questo abbiamo deciso di essere vicini in maniera forte alle persone che soffrono promuovendo queste iniziative di solidarieta”’.
L’appuntamento con il Natale della terra e’ alle 8.30 in Villa con la sfilata di gruppi folkloristici provenienti da tutta la regione e con l’apertura del ‘Mercato di campagna amica’ dove, tra l’altro, sara’ possibile assaggiare i 66 oli novelli che hanno partecipato al premio Nuovolio 2012. Alle 10.30 e’ il momento della messa celebrata dall’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, durante la quale ci sara’ l’offertorio di prodotti della terra e l’ormai tradizionale dono della zampogna destinata alla prossima asta di beneficenza del cardinale.
”Questa giornata – dicono Masiello e Sorbo – e’ dedicata alla civilta’ contadina, un pezzo importante della nostra societa’ che, in un momento difficile, in silenzio e a testa alta, crea bene comune in termine di produzione, di servizi e di rapporti di sostenibilita’. Con l’annata agraria che volge ormai alla conclusione e con quella nuova che sta per aprirsi, il Natale della terra diventa per noi un momento di scambio con l’esterno, di sintesi di tutto quello che e’ stato fatto e di rilancio delle nostre iniziative per l’anno venturo”.
La diocesi di Napoli, nello spirito dello speciale Giubileo per la Citta’, partecipa in maniera attiva, per il secondo anno di fila, al Natale della terra proseguendo una sinergia ormai collaudata con la Coldiretti. E alla manifestazione partecipa anche Libera contro le mafie che, con i familiari vittime della criminalita’ organizzata, portera’ in dono alcuni prodotti delle terre confiscate ai clan.
”E’ un momento di contatto e di prossimita’ tra le persone – dice il referente regionale di Libera e Vicario Episcopale per la Carità, don Tonino Palmese – E’ un modo per accorciare la filiera, per avvicinare il produttore al consumatore all’insegna della qualita’, della lotta all’inquinamento e della solidarieta’ nei confronti dei piu’ poveri”.
LAGRICOLTURA IN CAMPANIA
La Campania e’ una delle 4 regioni d’Italia a maggiore vocazione agricola con un volume di produzione che vale ben 3,215 milioni di euro. Secondo i numeri di Coldiretti, sono quasi 137mila le aziende agricole e zootecniche sparse sul territorio regionale, l’8% del totale nazionale, che garantiscono lavoro a 67mila persone. La gestione e’ perlopiu’ a carattere familiare, un capo azienda su 3 e’ donna e il 10% degli imprenditori ha meno di 40 anni. La Campania ha un ricco paniere di prodotti di qualita’ in cui ci sono 13 Dop, 8 Igp, 4 Docg, 15 Doc, 10 Igt e 335 alimenti della tradizione.