In breve….

Ambiti d'interesse dell'Ufficio


Beni Architettonici

   I Beni Architettonici sono innanzitutto gli edifici di culto e le loro pertinenze che abbiano più di 70 anni e che hanno la certificazione positiva di interesse culturale. Negli ultimi anni, con il contributo dell’otto per mille della CEI, sono stati approvati molti progetti di restauro e ristrutturazione statica.


Beni storico-artistici

 
La cura della Diocesi e dei singoli Parroci per la tutela e la conservazione dei manufatti artistici, è stata, in questi anni, attenta e sollecita. Molte opere sono state restaurate e riconsegnate alla fruibilità dei fedeli. In due depositi (locali della Basilica dell’Incoronata a Capodimonte e del Seminario Maggiore) sono conservati, in modo dignitoso, un discreto numero di manufatti appartenenti a chiese danneggiate e ancora chiuse a seguito del terremoto del 1980. Molti di essi sono ancora da restaurare. Purtroppo alcune delle opere, tra le più significative, specialmente dipinti di massimi artisti, come il Caravaggio, Giordano, Solimena e Lanfranco sono conservati nei Musei Statali perché le chiese di pertinenza non sono ancora del tutto agibili o sicure.
 

Archivi parrocchiali

Dal 2005 si è avviato, d’accordo con la Soprintendenza Archivistica Regionale (D.L.vo 42/04), il censimento degli archivi parrocchiali che abbiano più di 50 anni. Sino ad oggi la Soprintendenza ha consegnato i verbali di consistenza di oltre 110 archivi. 80 di essi sono stati riconosciuti di rilevante interesse culturale e hanno ricevuto il relativo decreto e, pertanto, sono sottoposti a particolare tutela da parte degli organi competenti.

 Organi a canne

 
La cura per il patrimonio musicale sacro è stata particolarmente avvertita. Molto, però, in questo settore attende ancora di essere recuperato e valorizzato. Gran parte delle nostre chiese conserva stupendi organi a canne risalenti alcuni ai secc. XVII-XVIII. La maggioranza di essi è, però, in stato di abbandono e rischia un definitivo degrado. Negli  ultimi anni sono stati restaurati gli organi della Cattedrale, S.Maria della Mercede a Chiaia, SS.Salvatore a Piscinola, S. Anna a Boscotrecase, S. Agrippino ad Arzano, S.Maria del Principio a Torre del Greco e San Giovanni Battista in Casavatore.

 

Inventario dei Beni Storico-artistici
Il programma d’inventariazione è l’attività più significativa che l’Arcidiocesi ha avviato e condotto a termine, negli ultimi anni,  per la salvaguardia e, in prospettiva, per la valorizzazione del grande patrimonio artistico in suo possesso. Il programma è iniziato nel novembre 2004. Ha interessato tutte le chiese parrocchiali (287) con il Seminario, il Palazzo Arcivescovile e il Capitolo Metropolitano. Il programma è stato realizzato con il forte impegno finanziario dell’Arcidiocesi e con il contributo della Conferenza Episcopale Italiana (8 x 1000). Le opportunità pastorali di valorizzazione dell’inventario, già fin da ora, sono rilevanti. (vedi scheda nella sezione: Eventi)

 

Verifica dell’Interesse Culturale sui Beni mobili ed immobili
L’art. 12 del Codice dei Beni Culturali (D.Lg.vo 42/04) fa obbligo ai proprietari di beni immobili risalenti ad oltre 70 anni, e di autore non più vivente, di richiedere la verifica dell’interesse culturale degli stessi in caso di alienazione o di avvio di progetti di manutenzione straordinaria.
Le pratiche avviate dall’Ufficio dal 2005 al mese di agosto 2014 sono state 600. Il Direttore accoglie le richieste e aiuta gli enti interessati, i tecnici e gli architetti, nella fase di preparazione di tutta la documentazione
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Impianti di allarme o antintrusione


L’Ufficio ha avviato un monitoraggio sugli impianti di sicurezza  installati nelle chiese della Diocesi. Molte hanno un sistema di allarme che, però, non sempre risulta idoneo a prevenire il rischio di furti. Si sta provvedendo ad un aggiornamento e adeguamento degli impianti partendo dalle chiese a più alto rischio. Abbiamo la disponibilità di tre impianti all’anno.
 

 

 

Rapporti con le Istituzioni
 
Uno dei compiti dell’Ufficio è quello di curare i rapporti con le autorità civili che sono molto attivi. L’Ufficio ha avviato, infatti, un’ottima intesa con le varie Soprintendenze e i relativi funzionari. Rilevante è il dialogo, in particolare, con la Soprintendenza per i Beni architettonici e del Paesaggio e Le Soprintendenze per i Beni Storico-artistici per la città di Napoli (Polo Museale) e per la Provincia di Napoli, Caserta e Benevento per l’approvazione dei progetti di restauro.  Molte opere in attesa di restauro hanno potuto, così, essere recuperate e riconsegnate alle chiese di pertinenza. Discreti e costruttivi i rapporti con il Fondo Edifici del Culto del Ministero degli Interni con il quale si sta procedendo al rinnovo delle concessioni, con il Demanio e il Comune di Napoli. 
L’Ufficio cura i seguenti settori:1.Beni Architettonici (Edifici di Culto e pertinenze. Censimento. Studi. Adeguamento liturgico.Restauro conservativo e Consolidamento statico);2.Beni mobili Storico-Artistici (Inventariazione. Progetti di valorizzazione. Mostre. Prestiti. Restauro);3.Beni Archivistici e Librari (Censimento. Catalogazione. Valorizzazione. Restauro);4.Rapporti con le Soprintendenze (Direzione Regionale, Beni Architettonici, Beni Storico-Artistici e Polo Museale, Beni Archivistici e Librari, Beni Archeologici);5.Verifica dell’Interesse Culturale dei beni immobili e mobili di proprietà degli enti ecclesiastici 
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