Coronavirus: comunicato n.6 del 21 Marzo 2020

In comunione fraterna e con doveroso rigore

Nuovo Comunicato del Cardinale Sepe ai sacerdoti e ai fedeli sulle norme liturgiche e pastorali da osservare in questo tempo di emergenza

“Dinanzi al perdurare, in maniera aggressiva e preoccupante, della tragica epidemia coronavirus, che mette in grave difficoltà la salute e la vita spirituale dei nostri fedeli e, di conseguenza, il nostro ministero sacerdotale desidero rinnovare a tutti i sacerdoti la mia paterna stima per quanto tutti, indistintamente, stanno operando per il bene della comunità. Vi invito a non scoraggiarvi, mettendo voi stessi, il vostro ministero e il popolo dei fedeli nelle mani di Dio, Padre Misericordioso, che saprà rendervi merito. Vi esorto, nel contempo, a intensificare le preghiere e i sacrifici per il popolo di Dio, soprattutto per le famiglie in difficoltà, per gli ammalati e i loro parenti, per i medici e tutto il personale del mondo sanitario. Affidiamo alla bontà misericordiosa di Dio i defunti a causa del virus. La preghiera è il migliore antidoto contro il male diffuso dal virus.

Ciascuno di noi è chiamato a fare sacrifici per il bene comune, dando testimonianza di una Chiesa che sa vivere in comunione, unita nella preghiera e nell’azione pastorale, per essere di esempio e riferimento per l’intera comunità. Evitiamo, pertanto, qualsiasi forma di particolarismo e protagonismo che possono creare confusione nei fedeli.

Prima di richiamare le mie precedenti disposizioni, integrandole e/o modificandole,voglio annunciare con grande gioia che Papa Francesco, attraverso la Penitenzeria Apostolica, concede, nell’attuale situazione di pandemia, l’Indulgenza Plenaria ai fedeli affetti dal morbo, agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che, a qualsiasi titolo, anche con la preghiera, si prendono cura di essi”. (Cardinale Crescenzio Sepe)

Il Cardinale Sepe, poi, anche alla luce di quanto comunicato dalla Conferenza Episcopale Italiana e dei contatti diretti avuti con il Presidente Cardinale Bassetti, ribadisce, come già detto nei giorni scorsi, che:

*le Chiese restano aperte soltanto per alcune ore del mattino, a beneficio di qualche 

     fedele che vuole confessarsi o raccogliersi in preghiera individuale, nel rispetto

     delle regole;

* sono vietate tutte le cerimonie religiose (battesimi, cresime, matrimoni, ecc…);

* sono vietati i riti funebri. Si può procedere alla benedizione della salma, davanti

    alla casa della persona deceduta;

* è vietata in parrocchia ogni forma di catechesi, compreso il catechismo. E’ chiaro

  che si può fare catechesi utilizzando i vari sistemi telematici di comunicazione,

  lasciando i ragazzi nella propria casa;

* non sono consentite processioni e altre manifestazioni di pietà popolare;

* i sacerdoti celebrano la Messa privatamente, senza assistenza e senza  

    amministrare l’Eucaristica ad alcuno;

 * non è consentito procedere alla esposizione del Santissimo Sacramento e alla

    benedizione eucaristica per evitare assembramenti di persone;

* il sacerdote può portare la comunione all’ammalato come viatico, nei casi gravi e

   osservando le norme prudenziali;

* Conventi delle Religiose: Non è consentita la celebrazione della Messa. L’unione

    a Cristo si alimenta con la preghiera e anche con la comunione spirituale

    all’Eucaristia, una pratica molto raccomandata quando non è possibile ricevere il

    Sacramento, come ha sottolineato Papa Francesco all’Angelus di domenica

    scorsa;

* Conventi dei Religiosi: i Religiosi, come tutti i  Sacerdoti, possono celebrare

    l’Eucaristia nel privato della comunità, senza la partecipazione di fedeli e

   osservando le regole dette innanzi;   

* le comunità religiose mantengano i momenti di preghiera conventuale (Lodi,

   Vespri, ecc..);    

* PASQUA: come detto in apposito decreto pervenuto ieri dalla Congregazione del

   Culto Divino,  la Pasqua, non essendo una festa come le altre, non può essere

   trasferita; 

* si conferma, pertanto, il già diffuso calendario delle celebrazioni pasquali, che

   saranno presiedute dal Cardinale Arcivescovo in Duomo e a porte chiuse, con

   nell’osservanza delle norme governative :

  * Domenica delle Palme, 5 aprile, ore 9.30. Al termine il Celebrante procederà

     alla benedizione simbolica di tutti i fedeli;

* Mercoledì 8 aprile, ore 18, Messa Crismale con benedizione degli Oli Sacri: pochi

   sacerdoti presenti, nel rispetto delle regole;    

* Giovedì 9 aprile, ore 18, Messa in Coena Domini, senza lavanda dei piedi e senza

   processione finale. Il Santissimo Sacramento verrà custodito nel

   Tabernacolo; i Sacerdoti che non hanno la possibilità di celebrare la Messa     

   pregheranno i Vespri;

* Venerdì 10 aprile, ore 16.30, Celebrazione della Passione del Signore: nella

   preghiera universale una speciale intenzione sarà dedicata ai malati, ai morti e a  

   chi si trova in situazione di smarrimento. Alle ore 18, Via Crucis in Duomo,   

    guidata dall’Arcivescovo, senza la partecipazione di popolo; 

* Sabato 11 aprile, ore 18, Veglia Pasquale: si omette l’accensione del fuoco, si

    accende il cero e, omessa la processione, si esegue l’annuncio pasquale; segue la

    Liturgia della Parola e si rinnovano soltanto le promesse battesimali. Quindi, la

    Liturgia Eucaristica. Quanti non possono unirsi alla Veglia Pasquale possono

    pregare l’Ufficio delle Letture indicato per la Domenica di Pasqua.   

* Pasqua di Resurrezione, domenica 12 aprile, ore 9.30: Celebrazione Eucaristica;

* è proibita la distribuzione dei ramoscelli di palma e delle bottigline con acqua

    santa;

*  Le Celebrazioni di Domenica delle Palme, della Messa Crismale, del Giovedì  

    Santo, della Via Crucis e della Pasqua sono trasmesse in diretta televisiva, grazie

    alla generosa disponibilità di Canale 21.    

*  I Parroci, per mantenere vivo il rapporto con i fedeli, hanno facoltà di procedere

    alle celebrazioni pasquali in parrocchia, utilizzando i diversi sistemi di

    comunicazione, ma avendo cura di non far coincidere le loro celebrazioni con

    quelle del Vescovo, teletrasmesse dal Duomo, per offrire al popolo di Dio e in

    particolare agli ammalati, agli anziani e a quanti  li assistono nelle loro case

    l’opportunità di seguire, in orari diversi, i vari Riti della Settimana Santa;

*  in queste ultime ore sono pervenute indicazioni circa “Misure straordinarie e

    urgenti per contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attività giudiziaria

    in materia di nullità matrimoniali”

* sarà presto inviata alle parrocchie, tramite i Decani, il depliant “In casa per    

   celebrare la Pasqua”,  appositamente realizzato per aiutare i fedeli a pregare,

   appunto in casa, durante tutti i giorni della Settimana Santa, compreso il giorno di

    Pasqua.

* Quanti avessero bisogno di chiarimenti  ulteriori possono scrivere o telefonare al

    Cardinale, attraverso il  Segretario,  o a uno dei Vescovi Ausiliari.

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