“Dinanzi al perdurare, in maniera aggressiva e preoccupante, della tragica epidemia coronavirus, che mette in grave difficoltà la salute e la vita spirituale dei nostri fedeli e, di conseguenza, il nostro ministero sacerdotale desidero rinnovare a tutti i sacerdoti la mia paterna stima per quanto tutti, indistintamente, stanno operando per il bene della comunità. Vi invito a non scoraggiarvi, mettendo voi stessi, il vostro ministero e il popolo dei fedeli nelle mani di Dio, Padre Misericordioso, che saprà rendervi merito. Vi esorto, nel contempo, a intensificare le preghiere e i sacrifici per il popolo di Dio, soprattutto per le famiglie in difficoltà, per gli ammalati e i loro parenti, per i medici e tutto il personale del mondo sanitario. Affidiamo alla bontà misericordiosa di Dio i defunti a causa del virus. La preghiera è il migliore antidoto contro il male diffuso dal virus.
Ciascuno di noi è chiamato a fare sacrifici per il bene comune, dando testimonianza di una Chiesa che sa vivere in comunione, unita nella preghiera e nell’azione pastorale, per essere di esempio e riferimento per l’intera comunità. Evitiamo, pertanto, qualsiasi forma di particolarismo e protagonismo che possono creare confusione nei fedeli.
Prima di richiamare le mie precedenti disposizioni, integrandole e/o modificandole,voglio annunciare con grande gioia che Papa Francesco, attraverso la Penitenzeria Apostolica, concede, nell’attuale situazione di pandemia, l’Indulgenza Plenaria ai fedeli affetti dal morbo, agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che, a qualsiasi titolo, anche con la preghiera, si prendono cura di essi”. (Cardinale Crescenzio Sepe)
Il Cardinale Sepe, poi, anche alla luce di quanto comunicato dalla Conferenza Episcopale Italiana e dei contatti diretti avuti con il Presidente Cardinale Bassetti, ribadisce, come già detto nei giorni scorsi, che:
*le Chiese restano aperte soltanto per alcune ore del mattino, a beneficio di qualche
fedele che vuole confessarsi o raccogliersi in preghiera individuale, nel rispetto
delle regole;
* sono vietate tutte le cerimonie religiose (battesimi, cresime, matrimoni, ecc…);
* sono vietati i riti funebri. Si può procedere alla benedizione della salma, davanti
alla casa della persona deceduta;
* è vietata in parrocchia ogni forma di catechesi, compreso il catechismo. E’ chiaro
che si può fare catechesi utilizzando i vari sistemi telematici di comunicazione,
lasciando i ragazzi nella propria casa;
* non sono consentite processioni e altre manifestazioni di pietà popolare;
* i sacerdoti celebrano la Messa privatamente, senza assistenza e senza
amministrare l’Eucaristica ad alcuno;
* non è consentito procedere alla esposizione del Santissimo Sacramento e alla
benedizione eucaristica per evitare assembramenti di persone;
* il sacerdote può portare la comunione all’ammalato come viatico, nei casi gravi e
osservando le norme prudenziali;
* Conventi delle Religiose: Non è consentita la celebrazione della Messa. L’unione
a Cristo si alimenta con la preghiera e anche con la comunione spirituale
all’Eucaristia, una pratica molto raccomandata quando non è possibile ricevere il
Sacramento, come ha sottolineato Papa Francesco all’Angelus di domenica
scorsa;
* Conventi dei Religiosi: i Religiosi, come tutti i Sacerdoti, possono celebrare
l’Eucaristia nel privato della comunità, senza la partecipazione di fedeli e
osservando le regole dette innanzi;
* le comunità religiose mantengano i momenti di preghiera conventuale (Lodi,
Vespri, ecc..);
* PASQUA: come detto in apposito decreto pervenuto ieri dalla Congregazione del
Culto Divino, la Pasqua, non essendo una festa come le altre, non può essere
trasferita;
* si conferma, pertanto, il già diffuso calendario delle celebrazioni pasquali, che
saranno presiedute dal Cardinale Arcivescovo in Duomo e a porte chiuse, con
nell’osservanza delle norme governative :
* Domenica delle Palme, 5 aprile, ore 9.30. Al termine il Celebrante procederà
alla benedizione simbolica di tutti i fedeli;
* Mercoledì 8 aprile, ore 18, Messa Crismale con benedizione degli Oli Sacri: pochi
sacerdoti presenti, nel rispetto delle regole;
* Giovedì 9 aprile, ore 18, Messa in Coena Domini, senza lavanda dei piedi e senza
processione finale. Il Santissimo Sacramento verrà custodito nel
Tabernacolo; i Sacerdoti che non hanno la possibilità di celebrare la Messa
pregheranno i Vespri;
* Venerdì 10 aprile, ore 16.30, Celebrazione della Passione del Signore: nella
preghiera universale una speciale intenzione sarà dedicata ai malati, ai morti e a
chi si trova in situazione di smarrimento. Alle ore 18, Via Crucis in Duomo,
guidata dall’Arcivescovo, senza la partecipazione di popolo;
* Sabato 11 aprile, ore 18, Veglia Pasquale: si omette l’accensione del fuoco, si
accende il cero e, omessa la processione, si esegue l’annuncio pasquale; segue la
Liturgia della Parola e si rinnovano soltanto le promesse battesimali. Quindi, la
Liturgia Eucaristica. Quanti non possono unirsi alla Veglia Pasquale possono
pregare l’Ufficio delle Letture indicato per la Domenica di Pasqua.
* Pasqua di Resurrezione, domenica 12 aprile, ore 9.30: Celebrazione Eucaristica;
* è proibita la distribuzione dei ramoscelli di palma e delle bottigline con acqua
santa;
* Le Celebrazioni di Domenica delle Palme, della Messa Crismale, del Giovedì
Santo, della Via Crucis e della Pasqua sono trasmesse in diretta televisiva, grazie
alla generosa disponibilità di Canale 21.
* I Parroci, per mantenere vivo il rapporto con i fedeli, hanno facoltà di procedere
alle celebrazioni pasquali in parrocchia, utilizzando i diversi sistemi di
comunicazione, ma avendo cura di non far coincidere le loro celebrazioni con
quelle del Vescovo, teletrasmesse dal Duomo, per offrire al popolo di Dio e in
particolare agli ammalati, agli anziani e a quanti li assistono nelle loro case
l’opportunità di seguire, in orari diversi, i vari Riti della Settimana Santa;
* in queste ultime ore sono pervenute indicazioni circa “Misure straordinarie e
urgenti per contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attività giudiziaria
in materia di nullità matrimoniali”
* sarà presto inviata alle parrocchie, tramite i Decani, il depliant “In casa per
celebrare la Pasqua”, appositamente realizzato per aiutare i fedeli a pregare,
appunto in casa, durante tutti i giorni della Settimana Santa, compreso il giorno di
Pasqua.
* Quanti avessero bisogno di chiarimenti ulteriori possono scrivere o telefonare al
Cardinale, attraverso il Segretario, o a uno dei Vescovi Ausiliari.