“Infondici, come gocce d’acqua fresca, la dolcezza nel dire grazie”

Preghiera dell'Arcivescovo Battaglia per il mese di maggio

Santa Maria,

donaci la grazia della tenerezza.

Infondici, come gocce d’acqua fresca, la dolcezza nel dire grazie.

Effondi luce e grazia nei deserti dell’anima, là dove la vita scorre nella fredda indifferenza e inaridita nei sentimenti. Sostienici, Santa Maria, nell’ abitare il nostro deserto non come luogo di smarrimento, ma come fonte inesauribile di ricerca del volto dell’altro con la stessa gioia ed entusiasmo dei bambini quando giocano, perché la vita è un dono purissimo di Dio.

Dona coraggio alle fatiche di chi cammina in salita e non vede riconosciuti i suoi diritti, la sua dignità;

Dona dignità a chi rimane fermo, prigioniero della propria immagine.

Dona consolazione allo sconforto e speranza alla delusione, squarci di luce alle frustrazioni di tanti che consumano il tempo e la vita togliendole il respiro; dona fiducia alla paura che mette all’angolo annientando il coraggio e la forza di reagire.

Dona coraggio alla fiducia.

Aiutaci, madre dolcissima, a vivere in pienezza ogni attimo, a riempire ogni istante di vita con virgulti d’amore, presenti al nostro presente, quando il tempo scorre senza tempo: l’attimo eterno racchiuso in un solo momento, è un’occasione, un’opportunità, è vita!

Dona umiltà nel riconoscere i propri errori, ma soprattutto, dona coraggio per intraprendere il cammino del cambiamento. Umiltà per guardarsi dentro e accogliere il perdono a quel cuore che si nutre di rancore, di vendetta, di ipocrisia. A chi vuole essere primo ad ogni costo, crescendo sulle spalle degli altri, lasciando dietro chi non ce la fa. Il coraggio di accogliere il perdono a chi calpesta i sogni, propri e degli altri, per apparenti gioie a tempo determinato. Perché ricominciare è sempre possibile.

+ don Mimmo Battaglia

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