Santa Maria,
insegnaci a farci vicini al cuore dell’altro, ai suoi angoli bui, alle sue facce più difficili da guardare. A farci vicini senza reticenze e paure, nella capacità e nella stupenda follia di chi sa cogliere l’altro senza remore. E poi aiutaci a chinarci, chinarci per sollevare, cambiando prospettiva e livello, perché non c’è in un’intera vita cosa più importante da fare che chinarsi perché un altro, cingendoti il collo, possa rialzarsi.
Madre della speranza, rendici patiti di speranza.
La tua fede ci emoziona e smuove la nostra anima. Facci degni di accoglierla in noi, in questo tempo, in questa storia, e di spargerla come sale che dà sapore e acqua benedetta che purifica.
Un brivido ci assale quando cerchiamo Dio nei tuoi occhi, mentre ti parliamo di Lui desiderando intensamente che ogni uomo e ogni donna possa emozionarsi per uno sguardo, un tocco nell’anima con quella malinconia che fa sentire nel più profondo la tenerezza di Dio.
Quanta tenerezza nella tua preghiera!
Maria, madre capace di amare senza dimensioni né nella gioia né nel dolore, tempio di forza nella completa semplicità, donna semplice…e la semplicità è nei cuori che hanno mille occhi per discernere, nei cuori che pulsano per un avvenimento gioioso ma che sanno piangere e aprire con la chiave della pietà e della compassione la porta della vita, l’unica e meravigliosa vita, per essere pronti, come Gesù, a chiedere a chi ci è accanto: “Cosa vuoi che io faccia per te… amico, compagno, sconosciuto, per te, fratello!”
In queste umili parole è racchiuso il cuore dell’uomo portato sul palmo della mano di Dio e se solo potessimo cogliere quell’alito di vita così offerto, potremmo squarciare le tenebre e correre felici per campi indorati; se solo riuscissimo anche noi a rispondere ad un grido d’aiuto, tutti insieme potremmo ferire il buio della vita, le angosce che ci fanno sentire soli, i conflitti ideologici della nostra società, superando la condizione della nostra realtà, bene fragile e raro, le paure che ci attanagliano e, complici, su quel campo indorato dal grano di Dio, sperimentare davvero il senso dell’umanità.
Maria, nei tuoi occhi intravediamo la speranza, quella che non dobbiamo mai abbandonare, affinché ogni uomo diventi messaggero e missionario, cercatore di infinito e costruttore di storia, cercatore di equilibrio nella pienezza della sua dignità, nelle relazioni…e darne testimonianza, proprio come hai fatto tu!
Insieme a te ci sentiamo più forti, siamo venuti poveri, ma torniamo nel nostro tempo ricchi di umanità che porteremo in queste vecchie bisacce nel nostro mondo, nel nostro tempo, ai nostri fratelli.