Un comunicato stampa nella mattinata del 30 marzo il direttore della Sala Stampa Vaticana aveva annunciato il buon decorso della degenza: “Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Il quadro clinico è in progressivo miglioramento e prosegue le cure programmate”. “Questa mattina dopo aver fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani e ha ripreso il lavoro. Prima del pranzo si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato, dove si è raccolto in preghiera ed ha ricevuto l’Eucarestia”.
Il bollettino medico reso pubblico la sera del 29 marzo, al termine dei primi controlli medici, aveva “evidenziato un’infezione respiratoria (esclusa l’infezione da Covid 19) che richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera. Papa Francesco – conclude il bollettino – è toccato dai tanti messaggi ricevuti ed esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera”
La Presidenza della Cei, a nome dei Vescovi italiani, ha espresso vicinanza a papa Francesco, “assicurando la preghiera corale delle Chiese in Italia. Nell’augurare al Santo Padre una rapida ripresa, la Presidenza affida al Signore i medici e il personale sanitario che, con professionalità e dedizione, si prendono cura di Lui e di tutti i pazienti”.