La non violenza: stile di una politica per la Pace

 
1° gennaio 2017
Maternità Beata Vergine Maria
50^ Giornata Mondiale della Pace
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  “Salve Madre Santa: tu hai dato alla luce il Re che governa il cielo e la terra per i secoli in eterno”
 
          Cari fratelli e sorelle,
    Oggi, nel primo giorno del nuovo anno, la liturgia ci fa celebrare la festività di Maria SS.ma Madre di Dio, la più grande festa dedicata alla Vergine Maria in quanto la sua divina maternità ha contraddistinto tutta la sua esistenza in ogni suo momento.
          In questo stesso giorno, la Chiesa ci invita a celebrare anche la Giornata Mondiale della Pace, giunta alla sua 50^ edizione.
          Maria, la giovane Vergine di Nazareth, è divenuta Madre per opera della Spirito Santo.
          Maria è innanzi tutto la Madre di Gesù. Così la conosceva la gente della Palestina. Nel Vangelo è scritto che i Magi trovano il bambino con “sua madre”; la Madre riprende il Fanciullo Gesù rimasto nel tempio di Gerusalemme; a Cana c’era la “madre di Gesù”; mentre predica per le strade, la gente avverte Gesù che c’è “sua madre” con i parenti; sotto la Croce c’è “sua madre” in mezzo agli Apostoli; dopo l’ascensione al cielo, c’è Maria , la madre di Gesù”. Maria, così, diventa la porta d’ingresso di Dio nel mondo, ed  è la dimostrazione che il Figlio di Dio ha preso vera carne umana partorito da una vera donna.
          Maria è anche Madre di Dio. Il Figlio di Dio si incarna per appartenere al genere umano e per elevare l’uomo alla dignità di figlio di Dio.
          Maria è poi Madre della Chiesa perché ha cooperato con il suo sacrificio materno alla nascita e alla formazione della Chiesa: “Donna, ecco tuo figlio”.
          Maria, infine, è anche madre di tutti noi, come la proclamò il beato Paolo VI nel discorso di chiusura del Concilio Vaticano II. Madre di tutto il popolo di Dio; della comunità dei fedeli, ma anche di ciascuno di noi, di ogni cristiano preso individualmente.
          Da qui la nostra devozione verso Colei che, animata dalla carità e dallo spirito di servizio, è la nostra Maestra, la nostra guida, il nostro sostegno per conoscere e amare il suo Figlio Gesù, Principe della Pace.
          È in questo straordinario contesto di fede che sull’esempio della Madre di Dio, celebriamo la 50^ Giornata Mondiale della Pace.
          Nel suo messaggio alla Chiesa e agli uomini di buona volontà, Papa Francesco ci invita a fare della nostra non – violenza il nostro stile di vita. La marcia, che da poco abbiamo concluso, ha voluto rispondere concretamente a questo appello: la non-violenza deve  diventare sempre di più impegno per  una politica per la pace. È quanto ci hanno insegnato i Papi in questi cinquanta anni, a iniziare dal Beato Papa Paolo VI.
          È la carità e la non-violenza, pertanto,  che devono guidare il modo in cui ci trattiamo gli uni gli altri nei rapporti interpersonali, in quelli sociali e in quelli internazionali, superando ogni tentazione di vendetta.
          Purtroppo, viviamo in un mondo frantumato a causa di tante guerre, violenze e terrorismo. I “signori della guerra” continuano a seminare distruzione e morte anche di innocenti, come bambini e donne.
          Ma noi non ci arrenderemo e, sulla parola e l’esempio di Gesù, vogliamo seguire la strada della non-violenza che Lui ci ha insegnato, fino al punto di amare i nostri nemici. È questa la “magna charta” di ogni autentico cristiano. Affrontiamo il male con le armi dell’amore e della verità.
          Quanti esempi ci vengono in tal senso dai Santi e da tante illustri personalità anche civili, come Mahatna Gandhi, Martin Luter King Jr, ed altri. Continuiamo a camminare nel loro esempio, incominciando a vivere la pace nei nostri cuori, nelle nostre famiglie, nei nostri quartieri.
          Ringrazio quanti si sono prodigati per la buona riuscita della nostra marcia,a iniziare dalla Comunità di Sant’Egidio, e affidiamoci alla Vergine Madre, Regina della Pace, perché possiamo diventare sempre più artigiani della Pace.
                   Auguri a tutti di un Felice Anno Nuovo
                   Dio vi benedica e
                   ‘A Maronna c’accumpagna
         
 
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