L’arcivescovo di Napoli all’apertura del convegno di Greenaccord.

Il Cardinale Sepe: chi inquina perde la grazia di Dio

 
Il Cardinale Sepe: chi inquina perde la grazia di Dio
 
 
L’arcivescovo di Napoli all’apertura del convegno di Greenaccord, l’associazione ambientalista di ispirazione cattolica. Al centro del dibattito l’emergenza rifiuti)
 
NAPOLI. Il X Forum internazionale dell’informazione per la salvaguardia della natura, in corso a Napoli da ieri e fino a sabato, propone ‘Un futuro senza rifiuti’. Organizzato da Greenaccord Onlus in collaborazione con altri Enti, il Forum è un confronto tra esperti di caratura mondiale e giornalisti di varie nazionalità.
 
 
Partendo da esperienze concrete si propongono alternative per costruire un modello di sviluppo sostenibile.
 
Un’esigenza rimarcata ieri dal cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe: «Abusare dell’ambiente, offendere la natura e violentarla è colpa più grave di tante altre». Per questo, nell’ultima Lettera pastorale, ha invitato «a un impegno di responsabilità, per educare, per formare, per guidare il popolo di Dio e anche per correggere errori commessi nel non aver usato il necessario rigore nel condannare chi abusa di beni che sono della collettività, provocando danni gravi e irreparabili a persone e comunità intere». A tale fine l’arcivescovo sollecita «sacerdoti, parroci, religiosi, diaconi e laici ad una rinnovata consapevolezza del nostro ruolo e a concentrarsi sul valore dell’etica pubblica, là dove si giocano i destini di tutti. Come Chiesa locale – conclude – non dimentichiamo che la mancanza di interesse verso il bene comune, il ripiegamento su stessi, l’autoreferenzialità sono all’origine del degrado del tessuto sociale come di quello religioso».
 
Per il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro il tema trattato dal Forum «rappresenta uno stimolo a fare sempre meglio. È necessario confrontarsi, senza paure, sulle diverse soluzioni». E spiega che nonostante il ritardo della Campania nel ciclo integrato dei rifiuti, si lavora «per allineare il nostro sistema alle migliori esperienze italiane ed europee». Un progetto che le attuali tecnologie rendono realizzabile anche se la condizione di partenza è – secondo Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord – «schizofrenica.
 
Non credo – osserva – ci sia al mondo materia trattata in modo più irrazionale e illogico dei rifiuti». Napoli comunque si sente protagonista di una rivoluzione ambientale, secondo il programma dell’Amministrazione partenopea delineato da Tommaso Sodano, vicesindaco e assessore all’Ambiente: «Una politica dei rifiuti chiara e netta: vogliamo porre fine alla stagione emergenziale e alla filiera discariche-inceneritori, facendo calare il sipario sulla stagione delle ecomafie e delle lobby, per scegliere la strada del potenziamento della raccolta differenziata, del compostaggio, del riuso e del riciclo».
 
(da Avvenire del 7/11/2103)
 
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