La vera storia di Natale: Cera una svolta
(la riflessione di don Alessio Albertini consulente ecclesiastico nazionale del Csi Centro sportivo italiano)
perché morire con i soldi in banca? I nostri paesi non devono scomparire, quindi che i soldi restino in azienda e a chi produce, ha spiegato ai giornalisti. Un gesto tangibile di generosità che tiene conto di come si può amministrare custodendo la vita degli altri e non semplicemente il proprio guadagno. La stessa svolta che ha vissuto Lorenzo che ha saputo affrontare con coraggio il tumore che lo ha colpito riuscendo a dare coraggio anche agli altri piccoli pazienti ricoverati con lui in ospedale. La sua è la storia di un ragazzo che ha deciso che sorridere è più facile che protestare e far sorridere gli altri piccoli pazienti unopportunità per crescere. «A Natale avevo le stampelle ricorda il quattordicenne ho messo delle palle di Natale e il nastro colorato dellalbero sulla stampella per cercare di togliere il pensiero». Della stampella oggi non ne ha più bisogno ed è uscito guarito dallospedale. Fuori, adesso, ci sta anche Ture dopo aver scontato dodici anni di carcere. Gli incontri con il figlio, che non ha visto nel giorno della nascita perché arrestato il giorno prima, sono sempre ricoperti di bugie, fino al giorno in cui il bimbo fa i conti con la realtà: Papi, tu non stai al lavoro tu stai in carcere. Cosa hai fatto? Hai rubato? Hai ammazzato qualcuno?. Parole che spingono Ture a dare una svolta alla sua vita. È Natale quando nella tua vita cè una svolta , come per i magi che per unaltra strada fecero ritorno.