LITURGIA
S. MESSA
8 novembre
SANTI VESCOVI DELLA CHIESA DI NAPOLI
MEMORIA
La Chiesa napoletana celebra la memoria di molti santi vescovi che si sono avvicendati sulla cattedra del proto vescovo san Aspreno.
Eustazio (sec. III-IV), Efebo (sec. IV), Fortunato (sec. IV), Massimo (sec. IV), Severo (sec. IV-V), Giovanni I (sec. V), Nostriano (sec. V), Pomponio (sec. VI), Giovanni IV (sec. IX), Atanasio (sec. IX), beato Giacomo da Viterbo (sec. XIII-XIV), beato Paolo Burali d’Arezzo. Ad essi si aggiunge il ricordo di altri vescovi, un tempo inclusi negli antichi calendari liturgici napoletani. Il giorno 8 novembre è stato scelto perché precede la data della memoria di Sant’Agrippino, che sin dall’antichità era celebrato con rilievo nella liturgia napoletana.
ANTIFONA D’INGRESSO
Darò a voi dei pastori secondo il mio cuore,
essi vi guideranno con sapienza e dottrina. Ger 3,15
COLLETTA
O Dio, che hai plasmato
con il tuo Spirito di verità e di amore
i santi vescovi della Chiesa napoletana
e li hai posti come pastori della nuova alleanza,
sostieni sempre e conforta il tuo popolo,
che li venera come maestri e intercessori.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuoi Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
SULLE OFFERTE
O Dio, nostro Padre,
per questo memoriale dell’immenso
amore del tuo Figlio, fa’ che tutti gli uomini,
mediante l’azione pastorale della Chiesa,
possano gustare il frutto della vita
che egli ha conquistato con il suo sacrificio.
Per Cristo nostro Signore
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
<<Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi
- dice il Signore -,
e vi ho costituiti perché andiate e portate frutto
e il vostro frutto rimanga>>.
DOPO LA COMUNIONE
Fiorisca sempre nella Chiesa di Napoli, o Padre,
fino alla venuta di Cristo suo sposo,
l’integrità della fede, la santità della vita e la carità fraterna;
tu che la edifichi incessantemente
con la parola e il corpo del tuo Figlio
non privarla mai della tua paterna protezione.
Per Cristo nostro Signore.
LITURGIA DELLE ORE
Dal Comune dei pastori (salmodia del giorno del salterio).
Ufficio delle letture
SECONDA LETTURA
Dalla Costituzione dogmatica Lumen Gentium del Concilio Ecumenico Vaticano II sulla Chiesa
[Nn. 24-27]
La Chiesa di Cristo è presente nelle legittime comunità locali
I vescovi, quali successori degli Apostoli, ricevono dal Signore, cui è data ogni potestà in cielo e in terra, la missione di insegnare a tutte le genti e di predicare il Vangelo ad ogni creatura, affinchè tutti gli uomini, per mezzo della fede, del battesimo e dell’osservanza dei comandamenti, ottengano la salvezza. Per compiere questa missione, Cristo Signore promise agli Apostoli lo Spirito Santo e il giorno di Pentecoste lo mandò dal cielo, perché con la sua forza gli fossero testimoni fino all’estremità della terra, davanti alle nazioni e ai popoli e ai re. L’ufficio poi che il Signore affidò ai pastori del suo popolo è un vero servizio, che nella Sacra Scrittura è chiamato significativamente <<diaconia>>, cioè ministero.
Tra i principali doveri dei vescovi eccelle la predicazione del Vangelo. I vescovi, infatti, sono gli araldi della fede che portano a Cristo nuovi discepoli, sono dottori autentici, cioè rivestiti dell’autorità di Cristo, che predicano al popolo loro affidato la fede da credere e da applicare nella pratica della vita, la illustrano alla luce dello Spirito Santo, traendo fuori dal tesoro della Rivelazione cose nuove e vecchie, la fanno fruttificare e vegliano per tenere lontano dal loro gregge gli errori che lio minacciano. Il vescovo, insignito della pienezza del sacramento dell’Ordine, è <<L’economo della grazia del supremo sacerdozio>>, specialmente nell’eucarestia che offre egli stesso o fa offrire, e della quale la Chiesa continuamente vive e cresce. Questa Chiesa di Cristo è veramente presente nelle legittime comunità locali di fedeli, le quali, in quanto aderenti ai loro pastori, sono anch’esse chiamate chiese nel nuovo Testamento.
I vescovi reggono le Chiese particolari a loro affidate, come vicari e legati di Cristo, col consiglio, la persuasione, l’esempio, ma anche con la autorità e la sacra potestà, della quale non si servono se non per elevare il proprio gregge nella verità e nella santità, ricordandosi che chi è più grande si deve fare come il più piccolo, e chi è il capo, come chi serve.
RESPONSORIO 1Ts 1,5.6; Gal. 4, 19
- Il nostro vangelo non si è diffuso soltanto per mezzo della parola, ma anche con potenza e con Spirito Santo. * E voi siete diventati imitatori nostri e del Signore.
- Figlioli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore finchè non sia formato Cristo in voi.
- E voi siete diventati imitatori nostri e del Signore.
ORAZIONE
O Dio, che hai plasmato con il tuo Spirito di verità e di amore i santi vescovi della Chiesa napoletana e li hai posti come pastori della nuova alleanza, sostieni sempre e conforta il tuo popolo, che li venera come maestri e intercessori. Per il nostro Signore.