LITURGIA BEATA MARIA LORENZA LONGO
S. Messa
ANTIFONA D’INGRESSO
Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti, ma tu le hai superate tutte. (Pr 31,29)
COLLETTA
Dio onnipotente ed eterno,
che nella beata Maria Lorenza hai dato alla Chiesa
un luminoso esempio di contemplazione
e di generosa carità
verso le donne bisognose di aiuto e i sofferenti,
concedi anche a noi di seguire Cristo, povero e crocifisso,
per giungere con lei nella gloria del tuo regno.
Per il nostro Signore
PRIMA LETTURA
Una donna saggia compie opere lodevoli.
Dal libro dei Proverbi(31,10-13.19-20-30-31)
Una donna forte chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
Stende la sua mano alla conocchia
e le sue dita tengono il fuso.
Apre le sue palme al misero,
stende la mano al povero.
Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani
e le sue opere la lodino alle porte della città.
Parola di Dio
Ass: Rendiamo grazie a Dio
OPPURE
Rivestiti della carità.
Dalla lettera di s. Paolo apostolo ai Colossesi(3,12-17)
Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi.
Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!
La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre.
Parola di Dio
Ass: Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE(dal Salmo 102)
R.: Il Signore ama chi lo teme.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici. R.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia. R.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono,
perché egli sa bene di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere. R.
L’amore del Signore è da sempre,
per sempre su quelli che lo temono,
e la sua giustizia per i figli dei figli,
per quelli che custodiscono la sua alleanza
e ricordano i suoi precetti per osservarli. R.
CANTO AL VANGELO (Gv 8, 31b-32)
- Alleluia, Alleluia.
Se rimanete nella mia parola,
siete davvero miei discepoli, dice il Signore,
e conoscerete la verità.
- Alleluia
VANGELO
Ti seguirò dovunque tu vada.
† Dal vangelo secondo Luca (9,57-62)
In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».
Parola del Signore
Ass: Lode a te o Cristo.
PREGHIERA DEI FEDELI
Fratelli e sorelle,
confortati da donne, madri e monache sante, come la Beata Maria Lorenza, che nei secoli hanno lasciato testimonianza di servizio concreto nella carità e nella preghiera, rivolgiamoci al Padre con fiducia filiale.
R.: Donaci, o Padre, il tuo Spirito di santità
- Per la Chiesa, apostola e pellegrina, perché risponda continuamente alle sollecitazioni dello Spirito, senza arrestarsi di fronte alle difficoltà, avanzando nella corsa per conquistare il bene promesso, come tanti suoi figli e figlie che oggi risplendono a noi, santi e beati.
- Per gli uomini e donne al servizio del bene comune, perché si adoperino per trasformare in concretezza la speranza di tanti che vivono la precarietà, la sofferenza, l’umiliazione, la solitudine, come la beata Maria Lorenza ha fatto nella nostra città di Napoli Preghiamo.
Se legge una cappuccina:
- Per noi monache cappuccine, perché amiamo sempre Te nella tua Parola e la leggiamo assiduamente, la custodiamo e la trasformiamo in vita, come la nostra madre Lorenza, amandoci tra noi e tendendo le mani a quanti ci raggiungono. Preghiamo.
- Per le monache cappuccine, perché amino sempre Te nella rua Parola e la leggano assiduamente, la custodiscano e la trasformino in vita, come la loro madre Lorenza, amandosi tra noi e tendendo le mani a quanti le raggiungono. Preghiamo.
- Per noi che celebriamo il ricordo del passaggio da questa terra al cielo della beata Maria Lorenza, perché narriamo a tutti le meraviglie che i nostri orecchi hanno udito e i nostri occhi hanno contemplato. Preghiamo.
Padre, accogli la preghiera della tua Chiesa e per intercessione di coloro che hanno risposto fedelmente al tuo amore, ravviva la nostra fede e donaci di abbandonarci alla potenza del tuo amore che salva.
Per Cristo nostro Signore.
- Amen
SULLE OFFERTE
Accogli i nostri doni, o Padre, in questo memoriale dell’infinito amore del tuo Figlio, e per l’intercessione della beata Maria Lorenza, confermaci nella generosa dedizione a te e ai fratelli. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio delle sante vergini e dei santi religiosi.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE (1Gv 4,12)
Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi
e l’amore di lui è perfetto in noi.
DOPO LA COMUNIONE
Dio onnipotente, che in questi sacramenti si comunichi la forza del tuo Spirito, fa’ che, sull’esempio della beata Maria Lorenza, impariamo a cercare te, sommo bene, e a servirti instancabilmente. Per Cristo nostro Signore.
Liturgia delle Ore
Dal Comune delle sante
Ufficio delle Letture
PRIMA LETTURA
Dal libro del profeta Isaia (58,6-11)
Dividi in pane con l’affamato
Così dice il Signore:
Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,togliere i legami del giogo,rimandare liberi gli oppressie spezzare ogni giogo?
Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato,nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,nel vestire uno che vedi nudo,senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,la gloria del Signore ti seguirà.
Allora invocherai e il Signore ti risponderà,implorerai aiuto ed egli dirà: «Eccomi!».
Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,il puntare il dito e il parlare empio,se aprirai il tuo cuore all’affamato,se sazierai l’afflitto di cuore,allora brillerà fra le tenebre la tua luce,la tua tenebra sarà come il meriggio.
Ti guiderà sempre il Signore,ti sazierà in terreni aridi,rinvigorirà le tue ossa;sarai come un giardino irrigatoe come una sorgentele cui acque non inaridiscono».
RESPONSORIO(Cfr. Mt 5, 13-16; Is 1,17)
- Voi siete il sale della terra; voi siete la luce del mondo;risplenda la vostra luce davanti agli uomini.
* Vedano le vostre opere e rendano gloria al Padre dei cieli.
- Cercate la giustizia, soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova.
- Vedano le vostre opere e rendano gloria al Padre dei cieli.
SECONDA LETTURA
Dalla «Vita» di Mattia da Salò
(HostoriaCapuccina, vol II, Monumenta historicaOrdinis
MinorumCapuccinorum, 6
Romae 1950, 266-272, n. 320-321.324.326)
Non le grandi opere, ma un po’ di fede salva
Quando si rinchiuse nel monastero, si diede all’orazione e alla meditazione, giacché per l’infermità non poteva fare nessun tipo di lavoro manuale, e ammaestrava le sue figlie nella osservanza della Regola secondo l’intenzione di San Francesco e di Santa Chiara. In questo era guidata dal consiglio dei frati cappuccini, i quali confessavano e curavano spiritualmente tutte le monache. Soprattutto ella era zelantissima del culto divino, e a quello informava e infervorava le monache; quando il Coro non era stato fatto ancora, ella faceva celebrare il divino ufficio in una stanzetta, ove facendosi portare, assisteva con le altre. Riceveva la santissima comunione ogni otto giorni e tutte le feste occorrenti, e in quel giorno riceveva poche visite, versando molte lacrime durante l’orazione, rimanendo in contemplazione come fuori di sé. Don Gaetano da Thiene, uno dei primi fondatori della religione dei padri teatini, spesso la visitava perché ella profondamente ragionava dei misteri divini, e dava ammirabili e profonde interpretazioni alle Divine Scritture, di fronte alle quali egli rimaneva stupito e pieno di consolazione. Si dice che da lei egli aveva ricevuto grande luce più che dalla lettura di libri. Così avveniva con gli altri, i quali per questo motivo la visitavano. E quelli che erano tribolati riportavano dalla sua presenza e dai suoi ragionamenti grande consolazione. I nobili signori andavano a raccomandarsi alle sue orazioni, a sentire i suoi consigli e i suoi ragionamenti, nei quali spesso rivelava loro le cose nascoste. Per questo motivo ella era tenuta in credito grandissimo anzi come un oracolo divino.
Ma soprattutto formava le sue monache, facendo in modo che in quel poco tempo che le restava da vivere, le potesse istruire bene, procedendo in ogni cosa con gran spirito e prudenza, sia nelle cose corporali come in quelle spirituali. Infatti ammoniva e correggeva con meraviglioso fervore sia in comune sia in privato. Molte volte, infatti indovinava le tentazioni delle sorelle, rivelando loro l’interna disposizione del cuore, e per questo esse confuse e meravigliate si correggevano.
Giunta alla fine della sua vita, nel mese di agosto fu rapita come fuori di sé, e rimase come insensibile, quasi senza respirare. Subito rinunziò all’ufficio di abbadessa e nominò al suo posto suor Girolama, la quale era stata monaca in altro monastero ed era venuta in questo per desiderio di riforma e di austerità di vita. Allo stesso modo nominò la vicaria e le altre ufficiali del monastero e si ritirò da ogni incarico per prepararsi alla morte, stando sempre come se in ogni momento dovesse morire.
Avendo sistemato tutto, mostrò quello che ella avrebbe fatto anche prima, se avesse avuto una superiora nel monastero; infatti prontissimamente ubbidiva, come se fosse la sorella meno importante di tutte; né da questa umiltà si poté mai ritirare nonostante le tante preghiere dell’abbadessa, che le diceva che a lei toccava comandare e correggere. In tal modo, e con l’esempio e con le parole, esortava le altre all’umile obbedienza. E stando quel poco tempo raccolta in sé stessa, altro non faceva che parlare dell’osservanza dei precetti di Dio e della Regola, della pace e dell’unione, dell’umiltà, obbedienza e povertà, della mortificazione e disprezzo di sé medesima, esortando le sorelle, con molta efficacia, a vincere sé stesse. Faceva tutto questo con tanto fervore, spirito e con tanta benignità, che faceva commuovere tutte fino alle lacrime e le infervorava nell’amore di Dio.
Un po’ prima di spirare, voltatasi alle sorelle, disse loro: “Sorelle, a voi pare che io abbia fatto grandi cose dì opere buone; ma io in niente di me stessa confido, ma tutta nel Signore” e mostrando la punta del dito piccolo disse: “Tantillo di fe’ mi ha salvata”. Il suo corpo benedetto fu posto davanti alla grata; e vi accorse popolo infinito e tutti le baciavano i piedi e gridavano che quei suoi piedi profumavano. E perché Maria Lorenza Longo aveva lasciato scritto di voler essere sepolta con le sorelle, ma non vi era ancora il cimitero, la sistemarono in una cassa e la posero nel frattempo sotto l’altare maggiore del coro.
RESPONSORIO(Cfr. Rm 12, 9-12)
- Con grande saggezza comunicava la Parola di Dio * e con una vita di carità testimoniava la sua fiducia nel Signore.
- Lieta nella speranza, costante nella tribolazione, perseverante nella preghiera.
R.e con una vita di carità testimoniava la sua fiducia nel Signore.
TE DEUM
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno,che nella beata Maria Lorenza hai dato alla Chiesaun luminoso esempio di contemplazionee di generosa carità verso le donne bisognose di aiuto e i sofferenti,concedi anche a noi di seguire Cristo, povero e crocifisso,per giungere con lei nella gloria del tuo regno.
Per il nostro Signore…..
Dal Comune delle sante
Lodi Mattutine
Antifona al Benedictus:
Dalla tua lode è piena la mia bocca:
tutto il giorno canto il tuo splendore.
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno, che nella beata Maria Lorenza hai dato alla Chiesa un luminoso esempio di contemplazione e di generosa carità verso le donne bisognose di aiuto e i sofferenti, concedi anche a noi di seguire Cristo, povero e crocifisso, per giungere con lei nella gloria del tuo regno.
Per il nostro Signore…..
Dal Comune delle sante
Vespri
Antifona al Magnificat:
Vi lascio l pace, vi do la mia pace.
Non sia turbato il vostro cuore
e non abbiate timore.
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno, che nella beata Maria Lorenza hai dato alla Chiesa un luminoso esempio di contemplazione e di generosa carità verso le donne bisognose di aiuto e i sofferenti, concedi anche a noi di seguire Cristo, povero e crocifisso, per giungere con lei nella gloria del tuo regno.
Per il nostro Signore…..
BIBLIOGRAFIA
- Lupoli Rosa, Dal grido degli ultimi al silenzio di Dio, Napoli, 2022, Colonnese Editore;
- Valerio Adriana, Un tantillo di fe’ mi ha salvata, Milano, 2023, Figlie di San Paolo;
- Filippone Monica, Beata Maria Lorenza Longo Fondatrice dell’Ospedale Incurabili di Napoli e delle Monache Cappuccine, Gorle (BG), 2021, Velar Editrice;
- Materia Hispànica Vol. XI, Maria Lorenza Longo. Una donna e tanti carismi. Atti del Convegno internazionale (22-23 ottobre 2021), Napoli, 2023, Tullio Pironti Editore;
- Toppi Francesco Saverio, Maria Lorenza Longo Donna della Napoli del ‘500, Pompei, 1997, Pontificio Santuario di Pompei;
- Boccadamo Giuliana, La malattia della vita, Napoli, 2020, Liguori Editore.