Longo Maria Lorenza

Lleida, 1463 – Napoli, 21 dicembre 1939
Profilo biografico

Le opere realizzate dalla Beata Maria Lorenza Longo, ancora oggi,dopo500 anni danno gloria al Signore e sono segno della bontàdell’Altissimo verso i suoi figli.

Donnaimpregnata di fede, MariaLorenza ha vissuto il suo cammino umano e spirituale in una continua apertura verso i progetti di Dio a favore dell’umanità piagatadel suo tempo senza mai disgiungere il suo cuore dalla continuacontemplazione dei misteri divini.

La Beata nacque a Lerida in Spagna intorno al 1463.

Andò sposa aJoan Llonc (Longo),giusperito valenciano, a cui diede tre figli.

Verso il 1480 rimase vittima di un incidente: venne avvelenata dauna sua serva duranteuna festa di ballo, e divenne paralitica allemani e ai piedi.

Nel 1506, dopo undiscernimento accompagnatodalla preghiera, su consiglio di un eremita accompagnò a Napoli ilmarito, reggente di cancelleria del Re Ferdinando ilCattolico, chemorì prematuramente nel 1508.

Secondo il suo desiderio, la Beata venne portata pellegrina al Santuariodi Loreto dovemiracolosamente guarì durante una celebrazioneeucaristica.

Al ritorno Maria Lorenza decise di dedicarsi aipoveri e agli ammalati presso il ridotto di San Nicola al Molo.

Nel1519 su invito di Ettore Vernazza, notaio genovese e fondatore dellaCompagnia del Divino Amore, maturò l’idea di dare vita all’Ospedaledegli Incurabili a Napoli che fucostruito nel sito attuale nel1522.

Intorno all’Ospedale coinvolse medici e associazioni laicali, peralleviare la sofferenza dei malati affetti da sifilide, morbo che sicontraeva soprattutto con la prostituzione, e siimpegnò anchenell’ambito della prevenzione accogliendo come fantesche le donneche decidevano di cambiare vita.

Alcune di loro, anzi, decisero diabbracciare la vita religiosa. Per esse, la Beata con Maria de Ayerbe,moglie del duca di Termoli, fondò il monastero delle Pentite accantoall’Ospedale.

Dopo tredici anni di assistenza ai malati, Maria Lorenza insieme adaltre amiche, sotto la direzione di San Gaetano da Thiene, pur desiderandorecarsi in pellegrinaggio in Terra Santa accondiscese allarichiesta del Signore di fondare un monastero di consacrate aNapoli.

Nacque così, pur in mezzo a difficoltà, la sororità delleMonache Cappuccine, sotto laregola di Santa Chiara d’Assisi e lecostituzioni di Santa Coletta di Corbie. La Beata insieme a dodicisorelleemisei voti religiosi.

L’anno successivo il numero fu fissato a33, numero con il quale il Protomonastero delle Cappuccine è conosciutofino ad oggi.

Maria Lorenza morì nell’ottobre del 1539.

Nella sua lunga esistenza attraversò tutti gli stati di vita: fu sposa,madre, laica consacrata e monaca di vita contemplativa.

NellaNapoli del ‘500, la Beata seppe dispiegare le sue capacità, sorretteda una grande carità, da una forte fede, da una speranza incrollabile.

Si occupò degli ultimi: sifilitici, prostitute, ragazze povere. Inseritanei grandi eventi storici della sua epoca, riuscì a interpretare isegni dei tempi e con spirito profetico lesse ogni evento, anchedoloroso, alla luce del grande compito che man mano lo Spirito delSignore le poneva innanzi, nonostante le malattie, le prove e leavversità. Apprezzata da papi evescovi, come San Carlo Borromeo,la riforma cappuccina femminile si espanse in tutta Italia, Spagna,Francia fino a raggiungere il nuovo mondo, con fondazione nelCentro e Sud America.

Nonostante la fama di santità sempre diffusa, fin da quando era invita, il processo venne aperto nella diocesi di Napoli alla finedell’Ottocento. Iniziato il 9 novembre 1880, siconcluse il 27novembre 1907. Riaperta il 29 giugno 2004, la causa, dopol’approvazione delle virtù eroiche il 9 ottobre 2017, si è conclusa il20 ottobre 2020 con la promulgazione del miracolo da parte di papaFrancesco. È beatificata il 9 ottobre 2021.

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