Mercoledì delle Ceneri

Cari fratelli e sorelle,         Con la liturgia odierna del Mercoledì delle Ceneri, inizia il tempo di Quaresima, tempo di austerità e di penitenza nel quale il Signore, ricco di bontà e misericordia, ci chiama a rinnovarci nello spirito per prepararci a incontrarlo nella Santa Pasqua.          Questa celebrazione è veramente un giorno particolare perché ci dà la possibilità di far luce sulla nostra esistenza, meditando e assimilando il gesto fortemente significativo di porre sul nostro capo un po’ di cenere. È la cenere che è stata prodotta bruciando l’ulivo benedetto l’anno scorso nella domenica delle Palme.         La cenere posta sul capo è il segno della nostra limitatezza e delle nostre mancanze, ma ci ricorda anche che Dio non ci riduce in polvere per i nostri peccati ma ci offre la possibilità di accogliere la sua salvezza e il suo patto di amore.          È quanto ci viene insegnato dalla Parola di Dio che abbiamo ascoltato. Nella prima lettura, il profeta Gioele ci invita a guardare a Dio, anche nelle situazioni difficili, non come una macchina che distribuisce favori a seconda delle esigenze di ciascuno, ma come un Padre che vuole bene ai suoi figli e li aiuta a comprendere e ad agire per il loro bene. 
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