Carissimi atleti, con grande gioia rivolgo a tutti voi il mio più affettuoso saluto e augurio, in occasione della vostra partenza per i Giochi Olimpici di Pechino. Voi, figli di Napoli, rappresenterete degnamente la nostra amata città, costituendo, allinterno della Delegazione nazionale italiana, il gruppo non solo più folto, dopo quello della provincia di Roma, ma anche tra i più accreditati per preparazione tecnica e per il bagaglio di risultati personali già conseguiti.
Siete esempio splendido di una Napoli positiva e vincente, siete il nostro vanto e noi tutti siamo orgogliosi di voi che diventate testimoni autorevoli di una immagine bella e convincente della Città. Nei vostri sacrifici e nel vostro impegno sono racchiusi quelli della stragrande maggioranza di napoletani che ogni giorno lottano e soffrono per crescere e migliorare. Siete la speranza di un successo che suoni riscatto e gloria per tutti, al di là dellagognato successo personale, ponendovi come modello per tanti nostri ragazzi e giovani che amano lo sport e che, seguendo e imitando le vostre gesta, sperano di diventare campioni sul campo e nella vita.
Le Olimpiadi sono una occasione unica per sperimentare nella propria vita valori di grande significato morale quali lamicizia, lunità, la fratellanza, al di là dellappartenenza e, quindi,delle differenze di paesi, culture e status sociali: siate sempre portatori di questi valori che lo sport può e deve offrire come modelli al mondo intero e testimoniate la bellezza di saper stare insieme e lealmente, nella competizione e nella vita. Nel campo di gara e fuori vi accompagni sempre la presenza del Signore con il suo messaggio di amore e di pace: sarete per tutti una nuova, preziosa forza per rendere migliore il vivere civile, attraverso il rispetto dellaltro, lamicizia, la giustizia e la pace.
La vostra è una missione bella ed esaltante: lasciatevi guidare dalla Parola di Dio: «Corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede» (Eb 12,1-2). Seguite lesempio di S. Paolo: «Non sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! Però ogni atleta è temperante in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona corruttibile, noi invece una incorruttibile. Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio il pugilato, ma non come chi batte l’aria, anzi tratto duramente il mio corpo e lo trascino in schiavitù perché non succeda che dopo avere predicato agli altri, venga io stesso squalificato» (1 Cor 9,24-27).
E ricordate le parole pronunciate in occasione del Giubileo dello Sport da Papa Giovanni Paolo II: «Il mondo dello sport si unisce, come un grandioso coro, per esprimere attraverso la preghiera, il canto, il gioco, il movimento, un inno di lode e di ringraziamento al Signore. È l’occasione propizia per rendere grazie a Dio per il dono dello sport, in cui l’uomo esercita il corpo, l’intelligenza, la volontà, riconoscendo in queste sue capacità altrettanti doni del suo Creatore».
La Chiesa, in comunione con tutta la gente della nostra Città, si complimenta e fa il tifo per voi, vi saluta con profondo affetto e ammirazione. Vi attendiamo al vostro rientro per festeggiarvi e abbracciarvi con gioia.
A voi tutti lascio di cuore unimmagine della Madonna con la mia paterna benedizione: «a Maronna vaccumpagna».
Napoli, dalla Sede Arcivescovile
addì 21 Luglio