Omelia del Cardinale Sepe durante la celebrazione della Messa Crismale

con la partecipazione e la concelebrazione di tutti i sacerdoti e i religiosi della Diocesi, nel corso della quale c'è stata la benedizione degli olii sacri

Amati Sacerdoti,Cari fratelli e sorelle,in questa solenne celebrazione della “Messa Crismale” vogliamo immergerci nel mistero di Cristo, Sacerdote, Re e Profeta, e riviverlo in noi con forte adesione mentre ci accingiamo a celebrare la sua passione, morte e risurrezione.Le letture bibliche, tratte da Isaia, dall’Apocalisse e dal Vangelo di Luca, sono in perfetta sintonia tra loro. Gesù legge il passo di Isaia (61, 1-2), dove il profeta annunzia la venuta del Signore, che avrebbe liberato il popolo dalle afflizioni. Questa profezia, dice il Signore, si adempie nella sua Persona poiché egli è l’Unto, il Messia che il Padre ha inviato al suo popolo sofferente. Per questa missione, Gesù riceve l’unzione dello Spirito Santo: è la “prima dichiarazione messianica” del Signore (cfr. Dives in misericordia, n.3).”Lo Spirito del Signore è sopra di me, per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato per annunziare ai poveri il lieto annunzio”. 

(continua in allegato)

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