14 Agosto Vigilia dellAssunta 2008
Concelebrazione Sacerdoti
Duomo
Cari fratelli e sorelle
Carissimi sacerdoti,
Anche questanno ci ritroviamo riuniti in questa solenne Vigilia per onorare e venerare insieme la Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, Titolare della nostra Chiesa Cattedrale.
Siamo dei figli devoti che esultano nel vedere glorificata la propria Madre, l Arca dellAlleanza, come la definisce una lunga tradizione cristiana, stabilita da Dio che ci unisce al suo figlio Gesù.
La vigilia che oggi celebriamo ci invita a rafforzare la nostra speranza nella vittoria definitiva sulla morte, come viviamo nella vigilia della Pasqua, quando ci riuniamo per pregare e celebrare con gioia grande la risurrezione del Signore e rinnovare la speranza nella sua venuta definitiva.
Maria Assunta è primizia e caparra dellumanità che, come afferma S. Paolo nella seconda lettura, sarà trasformata superando i limiti della corporeità per vivere una vita vera, una vita che sarà senza la morte poiché questa sarà ingoiata per la vittoria finale e definitiva.
Nellattesa e nella speranza di questo evento, siamo chiamati, come sacerdoti e ministri di Cristo, a rispondere di questa speranza che è stata posta in noi e a comunicarla ai nostri fedeli mentre li guidiamo nel cammino che ci porta alla meta.
Cari fratelli e figli,
Come Maria, abbiamo detto Sì alla chiamata del Signore e, come Lei, ci siamo messi a disposizione della sua volontà; abbiamo accettato di diventare suo strumento; abbiamo creduto nelladempimento delle parole del Signore; abbiamo accolto Cristo nella nostra vita e ci siamo lasciati trasformare e assimilare al suo sacerdozio.
Oggi noi apparteniamo a Cristo, alla sua Chiesa, ai fratelli e sorelle che ci sono stati affidati perché trasmettiamo loro la verità dellamore che salva. Questa appartenenza, per essere credibile, si deve tradurre in un servizio totale e definitivo. Siamo ministri: il nostro essere e il nostro agire è servire.
Questa nostra coscienza sacerdotale si fa vita quando, come Maria, usciamo dai nostri interessi personali e ci mettiamo a disposizione degli altri, superando le tentazioni di potere, di successo, di arricchimento materiale, di orgoglio, di soddisfazioni egoistiche.
Dopo il Sì alla chiamata di Dio, Maria si mette in viaggio, con fretta, per andare ad aiutare la cugina Elisabetta. Attraversa la montagna che, nellimmaginario biblico, è il posto più vicino al cielo, il luogo in cui luomo ha la speranza di incontrare Dio, toccare con il proprio dito quello di Dio. Questo uscire dalla propria casa, questa via di Maria, è una via che passa attraverso il ponte del servizio. Linsegnamento è chiaro: Elisabetta, sorella cugina di Maria, è immagine di tutti coloro che sono in necessità e abbisognano del nostro aiuto: i poveri, malati, soli, anziani, senza lavoro, senza tetto, immigrati, carcerati; fratelli tutti che sono bisognosi di aiuto, di affetto, di cura, di consolazione, di cibo, di pane, di ogni cosa, di tutto!
Cari fratelli,
Anche noi, come Maria, se vogliamo essere coerenti al Sì detto nel giorno della nostra ordinazione sacerdotale, dobbiamo avere un cuore e un amore grande come il mondo, per accogliere e aiutare le nostre comunità con tutte le loro ansie e dolori, le loro tragiche esperienze, i loro peccati, i loro desideri, le loro speranze, i loro destini.
Usciamo da noi stessi; rompiamo i lacci che ci legano alla terra; voliamo in alto; navighiamo al largo; siamo coraggiosi; abbiamo fiducia in Cristo e nella Santa Madre Chiesa.
Continuiamo su questa strada per essere autentici testimoni di Cristo e servitori del nostro popolo, oggi particolarmente bisognoso di vicinanza, incoraggiamento e di sostegno e, soprattutto, bisognoso di speranza e desideroso di costruire un futuro migliore.
Cristo ha vinto il mondo: non abbiate paura, anche se vi sentite deboli in un mondo potente; insicuri in un mondo forte; poveri in un mondo ricco; consacrati, in un mondo profano, empio e spesso ostile; generosi ed entusiasti, in un mondo erudito e scaltrito; disinteressati, in un mondo calcolatore; cordiali e gentili, in un mondo di violenza, feroce e freddo; in un mondo che non sempre sa comprendere la bellezza della vostra vocazione e della vostra missione.
Con noi e in noi cè Cristo che è la nostra forza; cè Maria, la nostra Madre amorosa che ci protegge e ci accompagna nel nostro cammino fino a giungere alla beata meta nella quale contempleremo per sempre la santa e gloriosa Trinità.
Amen!