Otto nuovi Sacerdoti nella Diocesi di Napoli

Cari fratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio
Cari Ordinandi,
Cari fratelli e sorelle,
Oggi la nostra amata Chiesa napoletana gioisce per l’ordinazione sacerdotale di otto suoi figli. Il Signore, nella sua infinita misericordia, continua a manifestare il suo amore verso il nostro popolo donandoci pastori che, con generosa e libera volontà, hanno accolto la sua chiamata per un servizio totale e definitivo alla Chiesa e ai fratelli.
Per vivere questo momento di grazia è quanto mai opportuno abbeverarci all’acqua pura della parola di Dio che ci viene offerta da questa IV domenica di Pasqua, detta di Gesù “pastore buono”. Di fronte alle guide cieche, Gesù propone se stesso come il vero pastore del suo popolo. Connessa all’immagine del pastore buono (o “bello” – kalòs in greco, nel senso di pastore esemplare, modello), è quella della porta la quale, come vi ho scritto nella lettera per il Giovedì Santo, suggerisce l’idea di mediazione, di comunicazione. La porta è passaggio tra una stanza all’altra; tra un dentro e un fuori. Gesù-porta è passaggio dalla morte e la vita; tra questo mondo e il Padre. Gesù è la porta, ma è anche colui che passa personalmente attraverso la porta, a differenza di ladri e briganti che entrano nell’ovile da un’altra parte per ingannare, rubare e uccidere.
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