Pasqua

“Sono risorto e sono sempre con te” (Ant. Ing.)
 
   Fratelli e sorelle,
         Oggi è la domenica della Pasqua e noi ci siamo riuniti per proclamare che Gesù è veramente risorto e vive qui in mezzo a noi. Inneggiamo, perciò, alla potenza del nostro Dio e Padre che ha liberato dalla morte il suo diletto Figlio, a motivo della sua obbedienza e della sua fiducia sconfinata nel suo amore e nel suo soccorso.
         Anche noi, come le pie donne, guardiamo il sepolcro vuoto e inneggiamo a Colui che ora vive glorioso in eterno, sicuri che anche noi condivideremo il medesimo destino di gloria. La risurrezione di Cristo, infatti, cambia totalmente l’orizzonte della nostra storia, proiettando il nostro destino “lassù”, dov’è Cristo Risorto. “Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, assiso alla destra di Dio … e non a quelle della terra”. Questa esortazione è un richiamo all’esigenza della condizione nuova dei credenti e ci impone di distaccarci dalle “cose della terra”, cioè da quel peccato che condiziona il nostro vivere e lo incatena al proprio egoismo, alla violenza e alla negazione di ogni verità o valore.
         Cristo risorto è il Vivente che continua ad animare la vita della Chiesa e di ogni discepolo. Ignorare o rifiutare questo dato fondamentale significa ridurre Cristo, come alcuni ritengono, a un personaggio del passato, a un uomo eccezionale, libero e liberatore, dotato di una forte personalità; un uomo immerso nel suo tempo ma che emerge dal suo tempo e ha potuto condizionare le più svariate categorie di persone: scrittori, artisti, sociologi, ecc. Per tutte queste persone l’evento della Risurrezione è una verità             , scandalosa.
         Ma noi, oggi, vogliamo proclamare al mondo intero, senza paura e senza condizionamenti, che Gesù di Nazareth è il Figlio di Dio, incarnatosi nel seno della Vergine sua Madre; che fu ucciso mediante la crocifissione; che Dio lo ha risuscitato il terzo giorno; che è apparso a testimoni prescelti, gli Apostoli; che vive in mezzo a noi e che ritornerà come giudice di tutti gli uomini e che chi crede in lui otterrà la remissione dei peccati.
         Questa è la fede della  Chiesa che Cristo ha fondato; e noi ci gloriamo di professarla in ogni momento della nostra vita.
         Con la sua risurrezione, Cristo ci ha donato la libertà, ci ha rimessi in piedi e ci aiuta a camminare per le strade del mondo con responsabilità e impegno per portare a tutti l’annuncio di pace e solidarietà.
         La Risurrezione è, dunque, un punto di partenza per ognuno che vuole essere veramente libero e camminare con dignità nella vita: Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso – rinneghi cioè le sue passioni umane, i suoi ideali di successo e di potere – e mi segua. Questo non è un invito al disimpegno sociale o a vivere con indifferenza la lotta del quotidiano, con le sue gioie e i suoi dolori, ma è la consegna che il Risorto ci dà di attraversare la storia senza aderire alle logiche della terra ma, piuttosto, a quelle del Vangelo.
         Cari fratelli e sorelle,
Con la Risurrezione è iniziato il nostro esodo  verso quel Cielo di cui Cristo ci ha aperto le porte e al quale siamo destinati. Seguiamo il Signore con gioia, aggiungendoci alla lunga schiera di quegli uomini liberi che cantano e camminano.
         Maria SS.ma, che ci precede in questo cammino di fede e di speranza, ci assista con la sua materna protezione.
         Buona Pasqua
         Dio vi benedica e
         ‘a Maronna v’accumpagna
 
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