In ricordo di Carlo Franco

Il Cardinale Crescenzio Sepe esprime il suo cordoglio alla famiglia del noto giornalista. Storico il suo servizio per IL MATTINO in occasione del terremoto del 1980.

Incredulo e addolorato per la improvvisa morte del carissimo Carlo Franco, desidero esprimere il profondo cordoglio mio personale e della Chiesa di Napoli.

Fin dal mio arrivo a Napoli, nel 2006, ho avuto il piacere di conoscere e incontrare abbastanza di frequente Carlo, cogliendone e apprezzando le elevate doti umane, culturali, professionali. Più volte abbiamo riflettuto insieme su temi di attualità, su problematiche sociali e sulla presenza e l’impegno pastorale della Chiesa nella comunità di Napoli. Debbo dire mai ci sono stati contrasti, anzi il dialogo e le conclusioni sono state sempre improntate al massimo rispetto dei rispettivi ruoli e lui, restando nell’ambito della sua correttezza, della sua onestà intellettuale e della sua laicità, non ha esitato ad esprimere il suo apprezzamento, presentando una Chiesa che, al di là dei limiti umani di coloro che sono impegnati nell’azione pastorale, ha cercato e saputo aprirsi al territorio, per stare tra la gente e interpretarne bisogni, aspettative e risorse. E Carlo lo ha fatto sempre con grande maestria ed eleganza, con il suo stile, con la sua “penna” mai volgare e aggressiva. Posso senz’altro confidare che, sul piano umano e personale.

Carlo mi mancherà così come manca al giornalismo napoletano e italiano un professionista di grande valore qual egli è stato. Nell’esprimere questi miei sentimenti e con la speranza che il mio ricordo di Carlo possa essere di conforto per tutta la famiglia, confermo la mia vicinanza e la mia condivisione del grave lutto, assicurando che non mancherò di fare memoria di Carlo nelle mie preghiere.

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