Incredulo e addolorato per la improvvisa morte del carissimo Carlo Franco, desidero esprimere il profondo cordoglio mio personale e della Chiesa di Napoli.
Fin dal mio arrivo a Napoli, nel 2006, ho avuto il piacere di conoscere e incontrare abbastanza di frequente Carlo, cogliendone e apprezzando le elevate doti umane, culturali, professionali. Più volte abbiamo riflettuto insieme su temi di attualità, su problematiche sociali e sulla presenza e l’impegno pastorale della Chiesa nella comunità di Napoli. Debbo dire mai ci sono stati contrasti, anzi il dialogo e le conclusioni sono state sempre improntate al massimo rispetto dei rispettivi ruoli e lui, restando nell’ambito della sua correttezza, della sua onestà intellettuale e della sua laicità, non ha esitato ad esprimere il suo apprezzamento, presentando una Chiesa che, al di là dei limiti umani di coloro che sono impegnati nell’azione pastorale, ha cercato e saputo aprirsi al territorio, per stare tra la gente e interpretarne bisogni, aspettative e risorse. E Carlo lo ha fatto sempre con grande maestria ed eleganza, con il suo stile, con la sua “penna” mai volgare e aggressiva. Posso senz’altro confidare che, sul piano umano e personale.
Carlo mi mancherà così come manca al giornalismo napoletano e italiano un professionista di grande valore qual egli è stato. Nell’esprimere questi miei sentimenti e con la speranza che il mio ricordo di Carlo possa essere di conforto per tutta la famiglia, confermo la mia vicinanza e la mia condivisione del grave lutto, assicurando che non mancherò di fare memoria di Carlo nelle mie preghiere.