Plenum, martedì 2 marzo 2010 – “Il Sacerdote: uomo della preghiera”

Intervento di S.E.R.Mons. Mauro Piacenza - Arcivescovo tit. di Vittoriana -in allegato l'intervento completo

Eminenza Carissima!
Eccellenze, 
Cari confratelli,
in questo Tempo di Quaresima, che ci richiama, attraverso le opere di penitenza, alla memoria reale dell’Evento pasquale, è bello condividere una sosta che ci rinfranca nel cammino e ci dona nuove energie per poter ripartire rinnovati, sia personalmente, sia per il servizio ministeriale.
Il clima quaresimale dell’Esodo, del cammino verso la Terra promessa e della lotta e della vittoria sulla tentazione, non è certo estraneo a noi sacerdoti e, in generale, alla spiritualità sacerdotale.
La stessa nostra esistenza di presbiteri si configura, infatti, come una condizione di esodo (1), poiché noi siamo “separati” dal resto del mondo e, nel contempo, a servizio del resto del mondo, e la nostra condizione “esodale” coincide, paradossalmente, con la nostra stessa liberazione.
Si configura come pellegrinaggio verso la Terra promessa (2), sia in senso escatologico, personale e universale, sia in quell’anticipo di Terra promessa che è l’esercizio del nostro Ministero, in particolar modo nella Celebrazione Eucaristica.
Si configura come “cammino di preghiera”, a misura del cuore di Cristo (3), “voce” della Sua Voce, “cuore” del Suo Cuore ed “amore” del Suo Amore.
Si configura, infine, come lotta contro le tentazioni (4), per quella necessaria battaglia, che quotidianamente il Ministero domanda, e che oggettivamente i fedeli laici si aspettano di vedere esemplarmente nella vita del Ministro.

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