Eminenza Carissima!
Eccellenze,
Cari confratelli,
in questo Tempo di Quaresima, che ci richiama, attraverso le opere di penitenza, alla memoria reale dellEvento pasquale, è bello condividere una sosta che ci rinfranca nel cammino e ci dona nuove energie per poter ripartire rinnovati, sia personalmente, sia per il servizio ministeriale.
Il clima quaresimale dellEsodo, del cammino verso la Terra promessa e della lotta e della vittoria sulla tentazione, non è certo estraneo a noi sacerdoti e, in generale, alla spiritualità sacerdotale.
La stessa nostra esistenza di presbiteri si configura, infatti, come una condizione di esodo (1), poiché noi siamo separati dal resto del mondo e, nel contempo, a servizio del resto del mondo, e la nostra condizione esodale coincide, paradossalmente, con la nostra stessa liberazione.
Si configura come pellegrinaggio verso la Terra promessa (2), sia in senso escatologico, personale e universale, sia in quellanticipo di Terra promessa che è lesercizio del nostro Ministero, in particolar modo nella Celebrazione Eucaristica.
Si configura come cammino di preghiera, a misura del cuore di Cristo (3), voce della Sua Voce, cuore del Suo Cuore ed amore del Suo Amore.
Si configura, infine, come lotta contro le tentazioni (4), per quella necessaria battaglia, che quotidianamente il Ministero domanda, e che oggettivamente i fedeli laici si aspettano di vedere esemplarmente nella vita del Ministro.