PREOCCUPAZIONE PER CHIAIANO E APPELLO A NON VIOLENZA

L’Arcivescovo ha ricevuto una delegazione di manifestanti per capire ma anche per ammonire


PREOCCUPAZIONE PER CHIAIANO E APPELLO A NON VIOLENZA

 
Il Cardinale Sepe, non dimentica le difficoltà e le preoccupazioni dei residenti di Chiaiano, ma nel contempo, ha espresso la sua preoccupazione perché il dissenso non sfoci in violenza .
”Attenzione nei confronti delle ragioni dei manifestanti e volontà di rappresentarle nelle sedi competenti perché venissero tenute in debita considerazionI” ma anche un monito a ”non consumare forme di protesta e manifestazioni plateali all’interno di un luogo sacro”.
Queste le parole dell’arcivescovo di Napoli, che oggi ha ricevuto una delegazione di cittadini, guidati dal sindaco di Marano Salvatore Perrotta, che si oppongono all’apertura di una discarica a Chiaiano.
L’udienza e’ stata fissata dopo che, la settimana scorsa, circa 100 cittadini di Marano e Chiaiano avevano occupato il Duomo di Napoli proprio per chiedere di essere ascoltati dal Cardinale.
L’Arcivescovo, aderendo ad una pressante richiesta di incontro, ha ricevuto oggi il sindaco di Marano e una folta delegazione di cittadini impegnati in un’azione di opposizione alla realizzazione della discarica di Chiaiano, presente don Tonino Palmese, delegato arcivescovile per i problemi inerenti alla salvaguardia del creato.
Nel corso dell’incontro sono state rappresentate al Cardinale le ragioni e le preoccupazioni delle iniziative promosse per scongiurare che decine di migliaia di famiglie del territorio compreso tra Chiaiano, Marano e Camaldoli venissero fortemente danneggiate da un invaso di enorme dimensioni per la raccolta dei rifiuti. In tale circostanza e’ stata consegnata e illustrata all’Arcivescovo una documentazione comprovante la gravità e la non opportunità della scelta per le inevitabili conseguenze sulla salute, sulla qualità della vita e sullo sviluppo del territorio. Durante tutto il colloquio, il Cardinale Sepe ha ascoltato una ad una le preoccupazioni espresse riflettendo sull’impegno e sul magistero che la chiesa universale come quella locale realizza da sempre in difesa della vita, della dignità della persona e della salvaguardia del creato. In particolare ha ricordato la sensibilità manifestata dal Papa Benedetto XVI nella sua visita a Napoli, il monito autorevole della Conferenza Episcopale Italiana, “il chiaro e articolato documento dei vescovi della Campania, la dura e ferma presa di posizione della chiesa di Napoli che ha trovato la massima espressione nella grande veglia di preghiera tenuta in cattedrale, cui si accompagnarono altre veglie di preghiera e manifestazioni sul territorio con iniziative anche di sensibilizzazione delle famiglie e di promozione della raccolta differenziata”.
Il Cardinale ha però voluto fermamente sottolineare che “la Chiesa non puo’ andare al di la’ di questa azione pastorale, non avendo alcun titolo per entrare nella valutazione di scelte tecniche che attengono ad altri livelli istituzionali. Ma essa comunque non si sottrae alla sua propria vocazione di ascolto, facendosi interprete delle ansie, delle angosce e delle ragioni del popolo di Dio per rappresentarle nelle sedi competenti perché venissero tenute in debita considerazione con sempre piu’ attenti approfondimenti, prima di procedere a provvedimenti definitivi”.
L’ Arcivescovo Sepe nel ribadire l’importanza e l’utilità dell’incontro, non ha mancato però di ricordare, con tono fermo, che “nessuno può sentirsi autorizzato a consumare forme di protesta e manifestazioni plateali all’interno di un luogo sacro” come già accaduto in precedenti episodi.
La Chiesa di Napoli vuole essere accanto a chi è angosciato per le sorti del proprio territorio, pur ricordando la sacralità della cattedrale, ogni altro luogo simbolo della Fede.

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