Presentazione

L’Ufficio Famiglia nel Direttorio di Pastorale familiare (236-238)

Alla guida di questo organismo diocesano è opportuno che siano preposti insieme un sacerdote e una coppia di sposi, adeguatamente preparati.


 Tra gli scopi principali che tale organismo deve realizzare in collegamento e collaborazione anche con altri uffici e organismi della Chiesa diocesana e che spetta al Vescovo determinare, rientrino, ad esempio: l’annuncio del “Vangelo del matrimonio e della famiglia”; la promozione e il coordinamento delle iniziative per la preparazione dei giovani e dei fidanzati al matrimonio, per il sostegno e l’accompagnamento delle coppie e delle famiglie e per la formazione degli operatori di pastorale familiare; lo studio e la soluzione dei problemi morali, religiosi e sociali che la vita coniugale e familiare incontra di volta in volta, alla luce della dottrina della Chiesa e tenendo conto delle leggi vigenti e della loro evoluzione; la promozione delle strutture parrocchiali, zonali, decanali o vicariali di pastorale familiare; la proposta di specifiche attenzioni pastorali per le famiglie lontane o in situazione difficile o irregolare; il sostegno alle varie iniziative di servizio alla famiglia, a cominciare dai consultori e dai centri per i metodi naturali; l’attenzione alle problematiche e alle iniziative connesse con la difesa e la promozione della vita; il confronto e il dialogo con le diverse realtà culturali e sociali e con le stesse strutture civili sui temi riguardanti la famiglia e la vita.


 Questo organismo diocesano sia punto di riferimento anche per associazioni, gruppi e movimenti ecclesiali o di ispirazione cristiana che agiscono più direttamente in campo familiare. Primo responsabile della pastorale familiare nella diocesi, infatti, è il Vescovo  e questo organismo è fedele interprete del Vescovo e delle sue indicazioni. Di conseguenza, anche se secondo le proprie specifiche e legittime sensibilità e metodologie, ogni altra realtà che in diocesi opera con le famiglie e per le famiglie è chiamata a confrontarsi e a collaborare con le scelte pastorali della Chiesa locale e a incarnarle nelle proprie attività.

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