Non dovevano essere molto esperti i ladri che nel mese di marzo si sono introdotti nellAbbazia di Terra murata a Procida per trafugare il prezioso tesoro di San Michele Arcangelo. Le numerose tracce lasciate allinterno della cattedrale isolana hanno facilitato il lavoro dei carabinieri del nucleo tutela dei beni artistici di Napoli, che questa mattina hanno rinvenuto a Pomigliano dArco la refurtiva e arrestato una persona. Purtroppo, parte del tesoro è stata danneggiata, probabilmente durante il trasporto conseguente al furto. Per rubare i pastori del 1700, gli angioletti e il bambino Gesù, divelti dalle statue delle madonne e di San Gaetano, come pure le corone e i diademi in argento, i ladri hanno lasciato diverse tracce sul posto: sangue sui vetri frantumati e un paio di guanti sul pavimento della canonica che si trova nella parte posteriore della chiesa. Il tesoro di San Michele, così è chiamato dagli isolani, ritrovato oggi dai carabinieri di Napoli, tornerà a Procida giusto in tempo per la celebrazione, l8 maggio, della festa del Santo che è anche il patrono dellisola.